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Sorrentino a Palermo lascia il dibattito: «Non voglio sentire nessuna interpretazione di Parthenope». «Cafone»

Repubblica descrive la serata: «è stato scostante e ostile nei confronti del pubblico». Ma il regista elogia il pubblico: «caloroso, domande intelligenti»

Sorrentino a Palermo lascia il dibattito: «Non voglio sentire nessuna interpretazione di Parthenope». «Cafone»
Il regista Paolo Sorrentino riceve la laurea Honoris Causa, Università Federico II di Napoli. Director Paolo Sorrentino receives Graduation Honoris Causa, University Federic II in Naples

Sorrentino a Palermo lascia il dibattito dopo dieci minuti. «Si è comportato da cafone, ci ha trattati da cretini»

Ecco la serata descritta da Repubblica Palermo.

Si è alzato e se n’è andato dopo appena dieci minuti di dibattito, lasciando in asso oltre trecento spettatori venuti apposta per lui. Paolo Sorrentino saluta Palermo tra le polemiche.

L’appuntamento per la visione di “Parthenope” era al cinema Rouge et noir.

Qualcosa è andato storto.

Racconta Repubblica:

Prende posto accanto al giornalista e direttore artistico del cinema, Gian Mauro Costa, esattamente come aveva fatto poco prima. Ma, stavolta, non ha voglia di starlo a sentire. «Sentiamo le domande del pubblico», taglia subito corto, interrompendo sul nascere la conversazione con Costa. Sono tutti un po’ spiazzati. Qualcuno si fa avanti.

Alessandro Rais, critico cinematografico ed ex presidente della Sicilia film commission, prova a sollecitare Sorrentino sulla questione tax credit e i pochi fondi per il cinema indipendente. La domanda non deve essergli piaciuta. «Ha risposto che non era la sede giusta per parlarne, ma lo ha fatto in malo modo – racconta Rais – Sorrentino era visibilmente infastidito: per tutta la durata dell’incontro è stato scostante e ostile nei confronti del pubblico, totalmente autoreferenziale, irrispettoso sia verso gli spettatori, per giunta paganti, che nei confronti del suo diretto interlocutore, Costa, con cui ha rifiutato di conversare».

Sorrentino si alza e se ne va, gli danno del cafone

L’aria si fa tesa. Il pubblico non sa bene cosa chiedere: non ha ancora visto il film, in programma dopo mezz’ora, al termine del dialogo. Un ragazzo alza la mano. Fa una domanda su “Loro”, il film del 2018 di Sorrentino su Berlusconi. Va peggio di prima. «Non è il momento per parlare di questo film», risponde stizzito il regista napoletano. Il pubblico bisbiglia. Quando qualcuno gli chiede di “Parthenope”, Sorrentino non si nega. Ma ormai si è rotto qualcosa. Dopo qualche minuto, Costa prova a metterci una pezza, riportando l’ospite sui temi del film. Niente da fare. «Non voglio sentire nessuna interpretazione del film – lo interrompe Sorrentino – Ho fatto “Parthenope” solo per raccontare un’emozione. Questo è tutto». Si alza e se ne va. Sono trascorsi sì e no dieci minuti, non mezz’ora, come previsto. Gli spettatori, ammutoliti, alla fine del film si sfogano sui social. «Si è comportato da cafone», «Siamo stati presi per cretini», «Consiglio al signor regista di tornare a Palermo con le buone maniere», si legge in rete.

Sorrentino minimizza: «Non mi sono infastidito, è stato un dibattito solo un po’ irrituale perché ho chiesto al pubblico di fare le domande prima di vedere il film. Ma non è successo niente». 

L’account Instagram di Repubblica Palermo pubblica un video in cui invece il regista al cinema palermitano elogia il pubblico: «Molto belle le presentazioni qui al cinema Rouge et noir, il pubblico è molto caloroso e disponibile, è anche molto intelligente nelle domande che fa, sarei andato avanti per ore ma purtroppo mi sono dovuto fermare».

 

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