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Ferrero: «Mi hanno tolto la Sampdoria, oggi il presidente fa il figo ma io sono incazzato»

A Tuttomercatoweb: «Mi sono ritrovato in una disgrazia, ma tutti hanno capito che non avevo fatto niente. Vedere la Samp in B per me è un grande dolore».

Ferrero: «Mi hanno tolto la Sampdoria, oggi il presidente fa il figo ma io sono incazzato»
Db Milano 29/07/2019 - presentazione calendario serie A 2019-2020 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimo Ferrero

L’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttomercatoweb sul nuovo presidente blucerchiato, Matteo Manfredi, nominato a marzo.

Ferrero: «Mi hanno tolto la Sampdoria, oggi il presidente fa il figo ma io sono incazzato»

Ferrero ha commentato:

«Un altro dolore. Non ci ho capito niente e mi sono trovato in una disgrazia. Poi Dio è grande e tutti hanno capito che non avevo fatto niente. Le mie quote vendute a pochi soldi, mi hanno tolto la Samp. E quel Manfredi oggi fa il figo… sono incazzato: vedere la Samp in B per me è un grande dolore».

Ha parlato anche delle voci per l’acquisto del Palermo, che poi è passato al City Group:

«Il Palermo quando è ripartito si è affidato ad un signore che di calcio sotto il profilo tecnico conosceva ben poco [Dario Mirri, ndr.]. Nel calcio bisogna avere idee, competenza. Facendo un discorso in generale e più ampio dico che se non ci sono le competenze unite alla passione si fa fatica».

L’appello dell’ex Samp alla Roma: “Salviamo la Lupa! Io cresciuto con Di Bartolomei e Liedholm…”

L’ex Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero è tornato a far parlare di sé. Dalle parole affidate a LaPresse traspare la sua voglia di aiutare la squadra capitolina con fatti concreti, visto il periodo per niente acceso sotto tutti i punti di vista.

Ferrero si è rivolto così ai proprietari americani della compagine giallorossa: “Cari Friedkin, la Roma va rifondata. Basta mettere toppe e buttare soldi su questa squadra, sulla società. Io mi sono messo contro tutta la Sampdoria perché fin da bambino ho vissuto e tifato la Roma. Quella di Di Bartolomei, di Liedholm, sono cresciuto nella curva della Roma, il mio cuore pulsa giallorosso. Ma oggi sono molto inca**ato, perché caro presidente Friedkin noi siamo molto felici che lei è venuto a investire nella Roma, ma siamo dispiaciuti perché evidentemente è contornato da cattivi consiglieri“. Ecco qual è la proposta del produttore cinematografico italiano: “Vorrei incontrarla, caro Presidente Friedkin: per amore della Roma prendo anche il primo volo e vengo a New York: salviamo la Roma”.

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