A Cbs Sport spiega che è stato lui a sopperire alle mancanze di Mbappé che: «Può solo migliorare perché peggio di così non può fare»
Il Real Madrid ha perso 3-1 in casa contro il Milan, seconda sconfitta di fila al Bernabeu dopo il Clasico contro il Barcellona. E Thierry Henry ha commentato con una video-analisi la prestazione insufficiente di Kylian Mbappé.
Il più delle volte poi è Bellingham che cerca di fare le cose che dovrebbe fare Mbappé.
L’ex giocatore e suo connazionale ha dichiarato sul fuoriclasse dei blancos a Cbs Sport, dove è commentatore:
«Non corrono davvero, non sono compatti e non si sforzano come squadra. Il più delle volte poi è Bellingham che cerca di fare le cose che dovrebbe fare Mbappé. Deve imparare a giocare da 9 e avere voglia di proiettarsi in avanti».
Ha invitato i suoi colleghi in studio ad osservare sullo schermo la staticità del numero 9 del Real: «Guardatelo, guardate il numero 9».
Thierry Henry brilliantly breaks down a major issue Real Madrid have faced recently, how Kylian Mbappe needs to improve and why Carlo Ancelotti is the man who can fix things. pic.twitter.com/2sQAHYDttK
— CBS Sports Golazo ⚽️ (@CBSSportsGolazo) November 6, 2024
«Ancora una volta, chi sta correndo e cercando di raggiungere l’obiettivo? È Bellingham, non il tuo numero 9. C’è frustrazione. Guarda il numero 9! Ancora una volta, il tuo 9 non c’è. Può succedere a volte ma non può essere sempre così: so che Mbappé non è un numero 9 e che non è quello che gli piace fare, ma pensi che a Bellingham piaccia fare queste falcate per allungare la squadra? Lo fa perché parla la voglia e la volontà».
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Henry ha evidenziato infatti come contro il Milan sia stato proprio il centrocampista inglese a far di tutto per rialzare i compagni:
«Guarda da dove viene Bellingham per superare Mbappé e la difesa avversaria. Non puoi vincere così, aprendo, ripartendo, difendendo e andando anche a segnare. Mi sarei arrabbiato anche io al suo posto al cambio, calciando la bottiglietta».
L’attaccante francese deve fare di più, perché a detta del suo connazionale, ha già toccato il fondo:
«Può solo migliorare perché peggio di così non può fare. Non gli chiediamo di tenere la palla come Didier Drogba, non gli chiediamo di prendere palla e dribblare tutti, ma di proiettarsi in avanti quando la squadra è alta: che tu sia un’ala, un 9 o un 10 , puoi correre, anche Rüdiger ha fatto una falcata nel primo tempo».