La Uefa ha cambiato il formato con la promessa di rendere la fase a gironi più emozionante, ma nella vecchia il 50% non passava la fase a gironi.
La Champions League ha assunto sempre di più le sembianze di un campionato nazionale. Non soltanto per la classifica a girone unico, bensì pure per le dinamiche tipiche da punteggi a lungo raggio. Anche in Germania concordano, la Süddeutsche infatti ha analizzato le criticità della nuova Champions.
“Liverpool davanti a Sporting, Monaco e Brest, sembra un classico girone di Europa League, così come la classifica di Graz davanti a Berna, Belgrado e Bratislava sembra giocata di giovedì davanti a stadi non esauriti. Ma no, queste due file da quattro formano la parte superiore e quella inferiore della nuova classifica della Champions League! Ciò dimostra una cosa: cioè… sì, cosa in realtà?“, con questa ironia ha aperto il giornale tedesco.
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In pratica siamo di fronte a una lunga lista di squadre:
“Il mondo del calcio guarda ancora con fascino a questa nuova lista di 36 club, così lunga che non sarebbe bastata la mano aperta di un araldo medievale per srotolare la pergamena e annunciare al popolo nella piazza del mercato che il Real Madrid è presente solo 18 stand. Dopo quattro giornate su otto sarebbe effettivamente arrivato il momento di tirare le somme, ma è come nella nuova modalità Champions League: complicato. Anche la Uefa ha attuato la riforma con la promessa di rendere la fase a gironi più emozionante, e ora ci sono ottimi argomenti per dichiarare il progetto sia riuscito che fallito. Le prime quattro squadre, vedi sopra, sono piuttosto sorprendenti, mentre le ultime quattro sono più prevedibili. Buono per l’eccitazione: ci sono risultati più sorprendenti di prima. Il Lille batte il Real, l’Aston Villa batte il Bayern, il Psg è al 25esimo posto. Peccato per la tensione: solo dodici squadre sono irrimediabilmente eliminate, ovvero il 33%. Nella vecchia modalità erano al 50%”.
Süddeutsche Zeitung ha poi proseguito, cercando di fare un punto sulla situazione:
“Dopo due sconfitte, l’allenatore del Bayern Vincent Kompany aveva, per precauzione, calcolato quanti punti sarebbero necessari teoricamente per raggiungere almeno il 24esimo posto. I suoi matematici ne arrivarono nove, altri statistici ne arrivarono dieci, probabilmente 9,56. Ma il calcio non ha ancora fatto ai nerd il favore di distribuire i decimali. Anche se alcuni allenatori sono dell’opinione che avrebbero guadagnato 0,2 punti in più per 3,4 gol previsti, o qualcosa del genere. Quindi l’FC Bayern ha ancora bisogno di quattro punti pieni nelle partite contro Paris, Rotterdam, Donzek e Bratislava – questo non sembra necessariamente entusiasmante. Secondo i modelli di calcolo, per entrare tra i primi otto, risparmiando così ai professionisti appesantiti due partite di playoff, sono necessari complessivamente 16 punti. Sembra più difficile“.
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La scala della Champions
“Forse si può riassumere così: se la fase a gironi di Champions League fosse una scalata su una parete di roccia, allora sarebbe più lunga, più difficile e più faticosa di prima, soprattutto per i top club, ma allo stesso tempo si rischierebbe di la caduta sarebbe inferiore“.