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L’Atalanta fa paura, vince anche le partite sporche col minimo sforzo (2-1 all’Udinese)

Sesta vittoria consecutiva, in rimonta. Raggiunge il Napoli in testa alla classifica. Ha una rosa amplissima e di qualità. È una serissima candidata per lo scudetto

L’Atalanta fa paura, vince anche le partite sporche col minimo sforzo (2-1 all’Udinese)
Db Milano 25/02/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Atalanta / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini

Adesso l’Atalanta fa paura sul serio. Vince in rimonta contro un’Udinese difficilissima da affrontare, pressando come al solito a tutto campo ma anche gestendo e con un “minimo sforzo” (De Roon non sarebbe d’accordo) anche se molto diverso dalla gara di Napoli. La Serie A ci insegna però quanto sia difficile per le squadre più forti mantenere la stessa applicazione feroce anche contro le squadre tecnicamente inferiori. L’Atalanta ha fatto meglio, da squadra navigata nelle vittorie. È chiaramente una candidata allo scudetto. Ha raggiunto il Napoli in testa alla classifica a 25 punti.

Atalanta-Udinese, sospiro di sollievo per Gasperini

L’Atalanta fatica (non poco) nel primo tempo contro l’Udinese, che trova benissimo le misure all’uomo-contro-uomo a tutto campo di Gasperini. Davis manda al bar Hien al punto che Gasperini è costretto a cambiargli marcatura, affidandola a Kossounou. Va subito molto meglio, anche se tra i due portieri il più impegnato resterà Carnesecchi (all’Udinese è anche stato annullato un gol, proprio a Davis). A pochissimi istanti dal termine del primo tempo ecco la svolta: un cambio gioco illuminante di Thauvin, su una buona uscita sulla destra da parte dell’Udinese, che trova l’Atalanta scoperta sul lato debole. L’esterno sinistro Kamara controlla, guarda in area di rigore – c’erano cinque uomini – e pensa bene di calciare. Fa un eurogol. Gasperini allarga le braccia, sembra la classica partita dell’Atalanta che arriva dopo un bel filotto. Si chiude così la prima frazione.

Il secondo tempo va ben diversamente: per l’infortunio occorso a Zappacosta ecco dentro Bellanova, che cambia la partita in quattro e quattr’otto. Quando si dice le riserve, i cambi. Anche senza De Ketelaere Gasperini riesce a spuntarla e la ribalta, prima con Pasalic e poi con un’autorete sfortunata. Il resto è gestione matura e sicura, con l’Udinese che – seppur non mollando mai – è stata pericolosa fino ad un certo punto. All’ultimo momento arrivava sempre un nerazzurro a sporcarla. Se l’Atalanta riesce anche a vincere contro se stessa e i propri cali che spesso vengono fuori durante le proprie stagioni, allora sì che è una seria candidata a vincere il campionato 24/25.

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