La ripresa degli allenamenti era prevista per domani, la società li ha posticipati a giovedì. Brutto segnale per la ricerca del nuovo allenatore
I Friedkin non hanno la più pallida idea di chi possa diventare il nuovo allenatore della Roma dopo l’esonero di Juric. Lo conferma il fatto che la società ha posticipato la ripresa degli allenamenti. I giocatori rimasti a Roma durante questa sosta per le nazionali, doveva tornare a Trigoria domani. Come segnala il Corriere dello Sport, invece, la società ha posticipato l’inizio degli allenamenti a giovedì.
Scrive il Corriere dello Sport:
In attesa di capire chi sarà il successore di Ivan Juric, l’AS Roma ha posticipato la ripresa degli allenamenti alla giornata di giovedì, approfittando dello stop per la sosta dedicata alle nazionali. Ampio il ventaglio di nomi a disposizione dei Friedkin, con la proprietà giallorossa che comunicherà nelle prossime ore il nome del nuovo allenatore della prima squadra. I calciatori che non sono stati convocati dalle rispettive Nazionali torneranno ad allenarsi nella mattinata di giovedì, alle ore 11. Resta aperta la corsa alla panchina giallorossa, per una squadra che attualmente si allenerebbe senza il nuovo tecnico.
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I Friedkin hanno portato a Roma un mister Wolf che sta studiando i problemi
Ecco cosa scrive il Corriere della Sera con Luca Valdiserri:
A Trigoria, da qualche settimana, lavora un plenipotenziario, il miglior amico di Dan Friedkin, per chiudere un report sulla situazione. Ed Shipley, pilota acrobatico proprio come Friedkin, è una figura tarantiniana alla Wolf. Risolve problemi. Esperto di relazioni umane ma senza conoscenze sportive, lavora a 360° su stadio, rapporti con la tifoseria e «squadra invisibile», quella dei dirigenti e dei lavoratori. A Trigoria la ghigliottina ha lavorato forte: via Mourinho, De Rossi e Juric sulla panchina; Tiago Pinto, Berardi, Scalera, Vergine, Wandell, Zubiria e Souloukou nello staff tecnico e dirigenziale. Lo scontro tra De Rossi e la machiavellica greca ha portato al licenziamento di tutti e due. E ieri, forse per la prima volta, la Roma non aveva né un allenatore né un amministratore delegato.
l tracollo contro la Fiorentina aveva esaurito la gestione Juric: 1-5 in campo, zuffa negli spogliatoi tra il tecnico e Mancini, spalleggiato da Cristante. Era il 27 ottobre e si doveva agire subito, come aveva consigliato il d.s. Ghisolfi. I Friedkin hanno preferito temporeggiare, ma i risultati sono stati pessimi. Tempo e punti persi, tifosi in rivolta.
Roberto Mancini continua a essere la soluzione più logica, ma chiede garanzie societarie (un amministratore delegato che sappia di calcio), mercato a gennaio e un ricco biennale. Rudi Garcia, inviso alla piazza, sarebbe l’ennesimo traghettatore. Un altro allenatore straniero a sorpresa continuerebbe la tradizione delle scelte fatte con l’algoritmo.