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Ferlaino: «Magari ci fosse stato ai miei tempi il Var, a Lo Bello e Casarin sarebbe piaciuto»

Alla Gazzetta: «Meglio mettere in chiaro che il rigore fosse assai dubbio. Adesso c’è meno politica. In Consiglio Federale, sedevo a fianco di Boniperti»

Ferlaino: «Magari ci fosse stato ai miei tempi il Var, a Lo Bello e Casarin sarebbe piaciuto»
Fifa president Gianni Infantino (L), former Napoli president Corrado Ferlaino (C) and current president Aurelio de Laurentiis arrive for the inauguration ceremony of a bronze statue depicting Argentinian football legend Diego Armando Maradona. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Visto il confronto tra Napoli  Inter, entrambe in cima alla classifica con gli azzurri a + 1 sui rivali, la Gazzetta dello Sport ha intervistato Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli.

Ferlaino: «Magari ci fosse stato ai miei tempi il Var»

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Ingegnere, Napoli e Inter, come nel 1988-89.

«Io ancora rosico per quello scudetto e pure per l’altro, quello della stagione precedente. Ma quando vinsero i nerazzurri, ricordo ancora la classifica: primi furono loro, secondi noi, terzo il Milan e quarta la Juventus. Così, in fila».

Napoli e Inter non se le mandano a dire.

«Ci sta, appartiene alle regole non scritte del gioco. E comunque è stato meglio mettere in chiaro che quel rigore fosse assai dubbio».

Al centro del ring, Conte e poi De Laurentiis hanno sistemato il Var e l’utilizzo che se ne fa.

«Avercelo ai miei tempi! Come si fa adesso a sbagliare, con a disposizione la tecnologia?».

Dichiarazioni che sanno di “strategia”, da una parte e dall’altra.

«Appartiene alle dinamiche del calcio. Ma adesso c’è assai meno politica rispetto ai miei tempi. Io ero Consigliere Federale, sedevo alle riunioni al fianco di Boniperti e del capo degli arbitri».

E parlava poco.

«Comprendo De Laurentiis, che ha voluto far sentire al suo allenatore la propria presenza».

Gli arbitri di oggi e quelli di ieri…

«Lo Bello, per fare il nome del più grande di tutti, faceva quello che voleva. E tanto per citarne un altro di uno spessore enorme, pure Casarin. Qualsiasi cosa decidessero, non c’era nessuno che provasse a contestarli. Ma io penso che il Var sarebbe piaciuto anche a loro».

Come finisce stavolta?

«Ho chiamato il Padreterno, non m’ha saputo rispondere».

Ci provi lei…

«Mi piacciono tante cose di questa squadra, che è solida, concreta, piena di calciatori importanti e con una figura dominante: l’allenatore. Prendere Conte è stata la migliore scelta che De Laurentiis potesse fare».

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