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Giuntoli bussa a Koulibaly: ma lui rinuncerebbe a 30 milioni per la Juventus?

Dipende da Kalidou: ha 33 anni e per rientrare nel calcio europeo dovrebbe ridursi lo stipendio di circa l’80%. Oggi è pensionato di lusso all’Al Hilal

Giuntoli bussa a Koulibaly: ma lui rinuncerebbe a 30 milioni per la Juventus?
Db Udine 29/07/2022 - amichevole / Udinese-Chelsea / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kalidou Koulibaly

Giuntoli bussa a Koulibaly: ma lui rinuncerebbe a 30 milioni per la Juventus?

Pazza (nemmeno tanto) idea di Cristiano Giuntoli che non sa come rinforzare la difesa della Juventus. E allora ha pensato che si potrebbe riportare in Italia Kalidou Koulibaly che da un paio di stagioni è a svernare all’Al-Hilal in Arabia Saudita dove è approdato all’indomani della fallimentare esperienza con il Chelsea. Koulibaly ha 33 anni compiuti a giugno. L’ultima sua stagione “vera” è stata quella 21-22. Per Giuntoli, ovviamente, resta un baluardo. La memoria è selettiva, sia in positivo che in negativo. La Juventus è in emergenza là dietro. Bremer è out. Ci sono Kalulu e Gatti che però non sembra più essere la certezza di inizio stagione, alemno per Thiago Motta.

Koulibaly ha 33 anni: sente di avere ancora un futuro?

Inutile dilungarsi sul rapporto tra Giuntoli – oggi ds della Juventus – e Koulibaly. Sodalizio napoletano di lungo corso. Il problema, ovviamente, è l’ingaggio del senegalese. Lì Kalidou guadagna trenta milioni netti. Cifra con cui Giuntoli alla Juventus copre lo stipendio di cinque sei calciatori. Quindi la domanda è una sola: “caro Kalidou, vuoi tornare nel calcio che conta o ti senti un pensionato?”. Dalla risposta dipenderà il destino dell’ex Napoli. Perché Kalidou dovrebbe ridursi lo stipendio di circa l’80%. Non poco. Ha sempre una via d’uscita, potrà dire che non ha accettato per rispettare il grande amore dei tifosi del Napoli. Cosa vuoi che siano 24 milioni di euro netti buttati dalla finestra.

La Juventus sta pensando anche a un mancino, un esterno sinistro da inserire in rosa a gennaio.

Koulibaly, Conte e il Napoli

Il Corriere dello Sport ha intervistato Kalidou Koulibaly, ex difensore di Napoli e Chelsea, oggi all’Al Hilal.  Koulibaly parla da tifoso del Napoli: «Io sono napoletano e lo sarò all’infinito. Venerdì ho visto la presentazione della squadra con il pc, ho la sensazione di essere uno di loro».

L’anno scorso dal Chelsea all’Arabia. S’è mai pentito?

«Mai. Sono molto felice dal punto di vista personale e soprattutto sportivo. Mi dicono spesso che potrei giocare in Europa e che il campionato arabo è troppo facile, ma nulla lo è stato. Basta scorrere l’elenco dei campioni che giocano in Saudi: Mané, Brozovic, Firmino, Benzema, Mahrez, Milinkovic, Neymar e tantissimi altri».

«Tre giorni fa ho sentito Conte – continua – e abbiamo scherzato un po’ sul fatto di non aver mai lavorato insieme. Mi voleva al Chelsea, ma decisi di restare a Napoli».

E al Chelsea, fatalità, ci è andato dopo il suo addio.

«Già. Mi sarebbe piaciuto giocare con lui, è un grande».

Tra i migliori allenatori del mondo. Il Napoli è in ottime mani.

«Siamo reduci da una brutta stagione: abbiamo perso Spalletti e purtroppo per Garcia, Mazzarri e Ciccio Calzona è stato difficile. Ciccio è un amico, uno dei primi ad avermi fatto raggiungere il livello a cui sono arrivato con Sarri. Ero convinto che ce l’avrebbe fatta, ma gli serviva più tempo».

E ora?

«E ora ripartiamo con un tecnico che conosce molto bene il livello alto del calcio italiano ed europeo. L’arrivo di Conte è una grande cosa, una fortuna per il Napoli».

A cosa può ambire la squadra?

«So che Conte li sta massacrando». Ride ancora. «Ma lui sa come riportare il Napoli in alto: quantomeno in Champions e ai primi posti. E poi spero a sognare ancora».

Il signor Antonio si arrabbierà: intende lo scudetto?

«Lo spero, lui è abituato a vincere: darà una mano al club, alla squadra, alla città. Tutti insieme, come con Spalletti, possono raggiungere qualsiasi obiettivo: la verità sta sul campo, ma lui darà tutto per vincere lo scudetto e la coppa Italia. E se dai tutto, puoi raggiungere tutto: perché non sognare lo scudetto? Io ci sono, li seguo».

Ha sentito i suoi vecchi compagni?

«Sì, ho parlato con Anguissa: mi ha raccontato subito della preparazione. Conte ha detto ai ragazzi che li porterà al limite mentale e fisico per capire su chi poter contare. Io aspetto il ritorno di Giovanni. Di Lorenzo: il nostro capitano è fondamentale. Molto forte. Gli voglio tanto bene: contiamo su di lui per una grande stagione, soprattutto io».

Ha parlato anche con Osimhen?

«No, ma lo farò: quando ci sono il mercato e scelte delicate preferisco evitare, si rischia di influenzare».

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