Verstappen potrebbe lasciare la Red Bull nel 2026, l’atmosfera è piuttosto movimentata. Potrebbe finire all’Aston Martin e un giorno, forse, alla Ferrari
Tra Verstappen e la Red Bull è stata una “storia d’amore era comunque bellissima“. “Poi è arrivata la crisi dell’inverno 2023-2024 con la rivelazione di un’indagine interna sul team principal della Red Bull Christian Horner, accusato dalla sua assistente personale di comportamento inappropriato“. Le ripercussioni del caso si fanno sentire ancora oggi e rischiano di minare il rapporto idilliaco tra Red Bull è il quattro volte campione del mondo. Ne parla anche l’Equipe che lancia l’idea di un Verstappen alla Aston Martin insieme a Newey dal 2026.
“Le tensioni tra il clan di Verstappen, guidato dal padre Jos e dal suo mentore, Marko, e il clan di Horner, hanno rimesso sul mercato il campione“. Nel contratto ha diverse scappatoie per poter andare via. “Dal primo Gran Premio della stagione 2024, Toto Wolff e la Mercedes, astutamente, hanno provato palesemente ad attirare il talento olandese. Verstappen non ha battuto ciglio. Non ha detto sì ma non ha detto no“.
Il rapporto tra Verstappen e la Red Bull è ai minimi storici
Il suo silenzio può avere molteplici significati. Non andrà alla Mercedes, ma potrebbe comunque lasciare la Red Bull. Qualche possibilità esiste, visto anche il “trasferimento” di Newey, progettista della Red Bull, alla Aston Martin.
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“Lasciarsi l’anno prossimo sarebbe sicuramente un pessimo calcolo. Dal 2026, invece, la rivoluzione dei motori, dei carburanti e del recupero energetico cambierà tutto. Mentre la Red Bull si è lanciata nell’operazione ciclopica di costruire un proprio motore (in partnership con Ford), contare sull’esperienza di veterani come Ferrari, Mercedes o… Honda (che motorizzerà l’Aston Martin nel 2026) non sarebbe stupido, addirittura visionario. Permettendo al produttore di motori giapponese di tornare in prima linea a partire dal 2019, l’olandese è adorato in Giappone“.
Verstappen questa estate ha anche dichiarato che «ogni pilota sogna un giorno di guidare per la Ferrari».
“Si dice che a Milton Keynes l’atmosfera sarà piuttosto movimentata quest’autunno“, continua l’Equipe. Addirittura, “ora rimpiangono la discutibile scelta di mantenere Sergio Perez piuttosto che prendere un pilota, sicuramente meno remunerativo in termini di sponsor ma molto più fruttuoso in termini di punti“.