ilNapolista

Raspadori, il Napoli lo lascerà partire. De Zerbi lo aspetta al Marsiglia (Repubblica)

Il Napoli vuole 20 milioni, l’Atalanta lo ha cercato in estate. Piace a Giuntoli ma De Laurentiis non lo cederà alla Juventus

Raspadori, il Napoli lo lascerà partire. De Zerbi lo aspetta al Marsiglia (Repubblica)
Mg Monza 07/04/2024 - campionato di calcio serie A / Monza-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Raspadori, il Napoli lo lascerà partire. De Zerbi lo aspetta al Marsiglia (Repubblica)

Potrebbero gli ultimi mesi di Raspadori al Napoli, ne scrive Pasquale Tina sull’edizione napoletana di Repubblica.

Probabilmente Jack avrà una chance dal primo minuto giovedì in Coppa Italia contro la Lazio nella gara valida per i quarti di finale, ma ovviamente sa di dover giocare di più per continuare ad essere protagonista pure in nazionale. Lo ha detto in un’intervista concessa durante la sosta del campionato a Vivo Azzurro Tv, la tv web della nazionale: « Ho 24 anni e non sono più un giovane. Sono molto ambizioso e ho diversi obiettivi. In questo momento della mia carriera, vorrei completare la mia maturazione cercando di trovare spazio e continuità e un minutaggio che mi consenta di esprimermi al meglio. Sono convinto delle mie qualità e so di poter fare ancora tanto». Parole che sembrano un messaggio molto chiaro sul suo futuro.

Raspadori vuole giocare e quindi si guarderà intorno a gennaio. Il Napoli lo lascerà partire soltanto se arriverà un’offerta convincente (intorno ai 20 milioni di euro). Jack ha avuto una richiesta dall’Atalanta quest’estate e piace da sempre a Cristiano Giuntoli, ma è difficile che il club azzurro rinforzi una diretta concorrente per la Champions come la Juve. Potrebbe alla fine spuntarla il Marsiglia di Roberto De Zerbi che conosce Jack sin dai tempi del Sassuolo. Perché se Simeone è blindato, Raspadori può partire.

Raspadori: «Non mi considero più un giovane, vorrei maggiore minutaggio in campo»

Giacomo Raspadori ha rilasciato un’intervista sulla piattaforma Vivo Azzurro Tv.

L’attaccante del Napoli ha ricordato la prima chiamata in Nazionale:

«Ero a cena con la mia famiglia e la convocazione è stata un’emozione forte. Lì per lì non ho realizzato bene, anche perché era veramente da poco che giocavo in Serie A. Quando ho scoperto che sarei rimasto nella lista dei 26, non mi sono reso conto di quello che stavo per andare a vivere. Sappiamo tutti poi come è andata a finire. Abbiamo vinto un Europeo in maniera fantastica, sono stato fortunato a partecipare a una competizione del genere. È un momento che non dimenticherò mai».

E tra i gol che non dimentica con l’Italia:

«Il gol con l’Inghilterra a San Siro è stato forse il più emozionante, ricordo che c’erano i miei genitori in tribuna e di essere riuscito nel momento dell’esultanza a individuarli e a dedicarglielo. Poi, alla pari c’è il primo gol contro la Lituania, a Reggio Emilia. Doppiamente bello perché in quel momento ero ancora al Sassuolo e segnai nello stadio della mia squadra».

Il ct Spalletti non ha mai smesso di credere in lui:

«Con il mister abbiamo un bellissimo rapporto, ho avuto la fortuna di averlo a Napoli e anche prima, quando ancora ero al Sassuolo, mi aveva dimostrato la volontà con il direttore Giuntoli di volermi a Napoli. Mi stima molto e lo dimostra il fatto che da quando c’è lui sono sempre stato convocato, anche nei momenti in cui non ho giocato tanto. Non è una cosa scontata perché di calciatori forti ce ne sono tanti. Devo ringraziarlo per questo».

Raspadori si sta per laureare in Scienze Motorie:

«La mia famiglia non mi ha mai obbligato a continuare gli studi, ho sempre pensato che potesse essere un qualcosa in più per il mio percorso. Spero che la mia carriera duri il più a lungo possibile, ma questo è un mestiere che non ha vita lunghissima. Quindi penso che avere la possibilità di formarsi, di costruirsi un dopo sia fondamentale. Sono a metà del percorso. Sono diventato papà, ho un po’ rallentato negli ultimi mesi per essere d’aiuto alla mia ragazza e alla bimba. Ma voglio riprendere con i ritmi di prima».

Ha poi parlato del suo futuro:

«A 24 anni non mi considero più un giovane, anche se per tanti può essere così. Sono molto ambizioso, ho diversi obiettivi. In questo momento della carriera vorrei completare la mia maturazione cercando di trovare spazio e continuità, di avere un minutaggio che mi porti a potermi esprimere al meglio. Sono convinto delle mie qualità e di avere ancora tanto da tirare fuori».

ilnapolista © riproduzione riservata