Schira: accordo vicino tra il ds e il club umbro targato Faroni. Ha gestito il Napoli nella stagione post-scudetto.
L’ex direttore sportivo del Napoli, Mauro Meluso, potrebbe presto ripartire dalla Serie C e dal Perugia del neo-presidente Faroni. A riportare la notizia è il giornalista Nicolò Schira.
L’ex ds del #Napoli Mauro #Meluso può ripartire dal nuovo #Perugia targato Faroni. Dal club umbro filtra ottimismo per la chiusura dell’accordo. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) November 28, 2024
Lo scorso anno ha lavorato nel club di De Laurentiis, la stagione post-scudetto, che il Napoli ha chiuso al decimo posto, con tre allenatori cambiati (Garcia, Mazzarri, Calzona) e acquisti che non hanno tenuto alte le aspettative.
Attualmente il club umbro è 12esimo nel girone B di Serie C, con 4 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte. Ha perso anche gli ottavi di finale di Coppa Italia C contro l’Arezzo.
Meluso: «Il Napoli dello scorso anno? Qualche risposta ce la siamo data ma rimangono riservate»
L’ex ds del Napoli Mauro Meluso ha partecipato alla Palermo Football Conference:
«Sono stato chiamato dal presidente De Laurentiis, ero fermo da un pochino e ho accolto la chiamata con grande sorpresa ed entusiasmo. Si trattava della squadra campione d’Italia, intraprendere un percorso nuovo, giocare in Champions, sarebbe stata una cosa straordinaria. Ho fatto tanta gavetta, tanta Serie C, per poi arrivare in Serie A con Lecce e Spezia, ma quando mi ha chiamato il Napoli sono andato con grande entusiasmo. Sono molto riconoscente a De Laurentiis per avermi dato questa opportunità, abbiamo avuto un ottimo rapporto, franco e schietto, ma per il modus operandi del club l’operatività è stata ridotta ed è evidente che ci sono stati vari problemi che ci hanno portato a fare un’annata piuttosto negativa, uscire dalle coppe europee dopo tanti anni è stato un brutto colpo».
E ancora:
«Mi sono dato più di una spiegazione su cosa sia successo, ma me le tengo per me. I problemi sono di difficile individuazione, ma per chi era all’esterno. Noi qualche risposta ce la siamo data, ma rimangono riservate per ovvi motivi. Considerando che la squadra era per l’80% la stessa che aveva vinto lo scudetto non bisogna addossare le colpe agli allenatori, c’eravamo tutti. Mi sono preso anche le mie, potevo essere più incisivo».