Il difensore nordirlandese ha solo 21 anni, il suo intervento in scivolata “è stato festeggiato dai tifosi del Liverpool col boato di un gol”
Conor Bradley ha 21 anni, ed è l’altra faccia del flop Mbappé. Illuminato per riflesso dalla serata da incubo del francese contro il Liverpool. Con Alexander-Arnold assente, Bradley ha dovuto neutralizzare uno dei migliori giocatori del mondo, posizionato peraltro sul suo amato lato sinistro. Il difensore nordirlandese ha bloccato il francese per 87 minuti, uscendone trionfatore.
In particolare con un’intervento che secondo il Guardian “definisce questa vittoria per 2-0 del Liverpool, forse persino la giovane carriera di Bradley”. Un’azione che ha “prodotto sicuramente il boato più forte e viscerale della serata.
Barney Ronay lo descrive così: “È arrivato da un calcio d’angolo del Liverpool, Kylian Mbappé che portava la palla in avanti, e sentiva che la notte iniziava ad aprirsi davanti a lui. A quel punto: entra Bradley, che correva da sinistra, con un’energia che affermava molto chiaramente che non si trattava di un calciatore intenzionato a tormentare o a manovrare o a mostrare l’esterno a Mbappé, ma che intendeva invece separare i piedi di Mbappé, e anche la palla, dal manto erboso di Anfield. Si poteva già sentire l’aria iniziare a sollevarsi, come l’elettricità statica prima di un fulmine, la folla prendeva un respiro collettivo quando Bradley si lanciava, prendeva palla, buttava a terra Mbappé e veniva accolto da una specie di tuono proveniente da tre lati del campo, così rumoroso che la gente del centro città avrà pensato che il Liverpool avesse segnato”.
Increíble el partido de Conor Bradley ayer ante el Real Madrid secando a Kylian Mbappé y sumándose al ataque. El chico ya tiene su primera gran noche europea.
Que me perdonen Jones, Mac Allister y Gravenberch, pero él es mi MVP del partido de anoche.pic.twitter.com/pDcQeC0fDx
— Raúl Martínez (@ral_mar) November 28, 2024
È stata una bella serata per Bradley, “un’eccellente scelta di Arne Slot, che avrebbe potuto puntare sulla relativa sicurezza di Joe Gomez, ma invece si è semplicemente fidato del talento”. “Alla fine il Madrid aveva persino iniziato a prenderlo a calci. Non c’è complimento più grande”.