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Di Francisca: «Quando batti la Vezzali, diventi sua nemica e iniziano rapporti tesi anche fuori dalla pedana»

A Oggi: «Poteva anche dire sul palco “ok va bene” e poi continuare a pensare ciò che vuole. Altre colleghe l’hanno battuta, e di loro ne ha dette di tutti i colori»

Di Francisca: «Quando batti la Vezzali, diventi sua nemica e iniziano rapporti tesi anche fuori dalla pedana»
Bildnummer: 11071469 Datum: 28.07.2012 Copyright: imago/Sven Simon v.li:,ERRIGO Arianna (ITA,2.Platz), DI FRANCISCA Elisa (ITA,1.Platz),VEZZALI Valentina (ITA,3.Platz), Siegerehrung,Medal Ceremony,mit Medaillen. Finale,Fechten,Florett Damen,Fencing Women¬ s Foil,Individual,am 28.07.2012.Excel . Olympische Sommerspiele 2012 in London vom 27.07. - 12.08.2012 in London/ Grossbritannien. ¬ ; Olympia London Olympische Spiele Sommerspiele Sommer Fechten Sieg Olympiasieg Siegerehrung xrj x1x 2012 quer Sports 30. Olympische Sommerspiele 2012 in London XXX. Olympiade Games of the XXX Olympiade Olympia Spiele International Olympic Committee (IOC) Internationales Olympisches Komitee (IOK) GBR United Kingdom England Great Britain Olympic Games 12 OS Summer Games Sportler Sportlerinnnen Sportlerin Athletin Athlet Datenbank Image number 11071469 date 28 07 2012 Copyright imago Sven Simon v left Errigo Arianna ITA 2 square Tue Francisca Elisa ITA 1 square Vezzali Valentina ITA 3 square Award Ceremony Medal Ceremony with Medals Final Fencing Foil women Fencing s foil Individual at 28 07 2012 Excel Olympic Summer Games 2012 in London of 27 07 12 08 2012 in London UK Olympia London Olympic Games Summer Games Summer Fencing Victory Olympic victory Award Ceremony xrj x1x 2012 horizontal Sports 30 Olympic Summer Games 2012 in London xxx Olympics Games of The xxx Olympics Olympia Games International Olympic Committee IOC International Olympic Committee IOC GBR United Kingdom England Great Britain Olympic Games 12 OS Summer Games Athletes Sportswoman Athlete Athlete Database

Elisa Di Francisca torna sulla mancata riappacificazione con Valentina Vezzali. Questa mattina su “Oggi” la Di Francisca ha rilasciato un’intervista nella quale ribadisce il poco feeling con la collega: «La verità è che abbiamo due forti personalità. Le ho offerto di far pace e lei poteva anche dire sul palco “ok va bene” e poi continuare a pensare di me ciò che vuole».

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Di Francisca: «Altre colleghe l’hanno battuta, e di loro ne ha dette di tutti i colori»

L’atleta della fiamme oro continua:

«Siamo entrambe poliziotte, pratichiamo lo stesso sport. L’ho fatto per distendere il clima e per dirci “ciao” in corridoio quando ci incontriamo. Neanche ci salutiamo e per questo ho ritenuto giusto provarci. Intendiamoci, lei è una leggenda, ha vinto tantissimo. Ma quando la batti diventi la sua nemica numero uno e iniziano rapporti tesi anche fuori dalla pedana. È successo ai Mondiali di Antalya del 2009, ai campionati italiani a Siracusa nel 2010, a un Europeo del 2011 a Sheffield e anche dopo. Lì sono nati i dissapori. Altre colleghe che l’hanno battuta, e delle quali ha detto di tutti i colori, sono state zitte. Io no».

«La Vezzali non ha mai accettato la sconfitta al Mondiale 2009, ma spero in una pace»

Dopo il diverbio avvenuto alla festa dei 70 anni delle Fiamme Oro tra Valentina Vezzali e Elisa Di Francisca, quest’ultima ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera sull’accaduto.

«Per me la pace con Valentina si può sempre fare» ha dichiarato la Di Francisca.

Qualcuno sostiene che la sua proposta di pace fosse un trucco furbo per provocare Vezzali. È vero?

«Ma no, non lo era. Pensavo anzi che fossimo nel momento giusto per chiarire, una volta per tutte. Ritenevo che in un giorno di festa fosse possibile accantonare cose che appartengono ormai al passato e mandare un segnale di pace. E invece…».

La risposta di Vezzali l’ha sorpresa?

«Un po’ la conosco, ovviamente anche sul piano caratteriale. Un’altra volta ci eravamo già viste e avevo tentato… Diciamo che un po’ ci speravo. Ma evidentemente non è così».

Se a mente fredda Valentina ci ragiona e arriva alla sua stessa conclusione, ovvero che si può voltare pagina, lei che cosa direbbe? Nel futuro questa benedetta pace arriverà?

«Io ci spero sempre. Mettiamo da parte tutta la rivalità: purtroppo è andata anche oltre le pedane perché è stata lei a portarla fuori dal mondo della scherma. Siamo due campionesse che hanno vinto, siamo due poliziotte, siamo due mamme, abbiamo una certa età: una svolta servirebbe pure per mettere il prossimo nella condizione di non essere in imbarazzo».

Tutto nasce al Mondiale 2009, quando lei batte Vezzali…

«Sì, fondamentalmente da quando ha cominciato a perdere contro di me. Lei non ha mai accettato la sconfitta».

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