L’indiscrezione lanciata dal direttore di Sportitalia su X. Il prossimo 3 febbraio l’Assemblea per il rinnovo delle cariche a Roma.
Il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello lancia una indiscrezione clamorosa. Secondo il giornalista, Gabriele Gravina, attuale presidente Figc, domani annuncerà la sua candidatura per la presidenza della federazione, rimanendo così a capo della stessa Figc. Su X, Criscitiello scrive:
“Esclusiva- Domani Gabriele Gravina presenterà ufficialmente la sua candidatura a Presidente della Figc”.
Esclusiva- Domani Gabriele Gravina presenterà ufficialmente la sua candidatura a Presidente della @FIGC @tvdellosport #sportitalia
— Michele Criscitiello (@MCriscitiello) November 28, 2024
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Gravina fissa per il 3 febbraio l’Assemblea elettiva: «Non ho ancora sciolto le riserve sulla mia candidatura»
Gabriele Gravina, Presidente della Figc ha informato il Consiglio Federale della decisione di convocare per il prossimo 3 febbraio l’Assemblea per il rinnovo delle cariche a Roma presso l’Hotel Cavalieri A Waldorf Astoria.
«Non ho ancora sciolto le riserve sulla mia ricandidatura. Avvierò un confronto che sarà aperto e sarà ispirato ai massimi principi della democrazia. Dopo comunicherò la mia decisione. Ma a prescindere dal nome a me piacerebbe molto che ci fosse senso di grande unità, è già successo nel 2018 e i risultati si sono potuti constatare», ha affermato.
Sulla possibilità di ricandidarsi a numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina ha risposto alla domanda se gli piacerebbe che ci fosse una candidatura unica. «Non sono insensibile ai dati, non mi sto facendo corteggiare. So di avere numeri importanti, la certezza del risultato c’è, il problema è un altro: capire se ci sono i presupposti per guidare la federazione con una serenità diversa e una prospettiva per il calcio italiano».
Ha proseguito, commentando la lettera degli undici club di Serie A prima dell’ultima assemblea di Lega che chiedevano di non procedere con il ricorso sull’assemblea statutaria dello scorso 4 novembre: «In Serie A sta prevalendo finalmente un atteggiamento di collaborazione. È una questione di buon senso verso la tutela del calcio italiano. Queste 11 società, che spero diventino 20, sanno benissimo che quello che la Serie A ha chiesto, noi lo abbiamo riconosciuto anche se non era previsto da alcuna norma parlamentare».
«Dopo aver concesso la piena autonomia con un’intesa forte, credo la Serie A debba essere soddisfatta. Ora non è momento dello scontro, ma di riflessioni politiche. Se non portiamo 4-5 provvedimenti in termini di progettualità legati alla sostenibilità, il calcio tra qualche anno vivrà un momento di implosione», ha concluso il presidente della Federcalcio.