Alla Gazzetta racconta della sua esperienza all’Inter con l’allenatore del Napoli che all’inizio lo considerava fuori dal progetto
La Gazzetta dello Sport ha intervistato oggi Borja Valero, doppio ex di Fiorentina e Inter, in vista della sfida tra le due squadre.
Dove può arrivare questa Fiorentina?
«È un momento d’oro. La speranza di tutti noi legati a questa maglia e a questi tifosi è che duri il più possibile. L’importante sarà avere equilibrio e tanta testa fino alla fine. Poi sognare non costa nulla…».
Come li vede i nerazzurri?
«Sono sicuramente la squadra da battere. Per qualità, esperienza e ampiezza della rosa. A Verona hanno dimostrato quanto sono forti e completi. La stagione non è iniziata nel migliore dei modi, hanno pagato qualche distrazione. Ma sono ancora i favoriti per lo scudetto».
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Lei all’Inter ha avuto Conte come tecnico. Pensa che possa competere con Inzaghi fino alla fine?
«Credo che quella del Napoli sia stata la scelta migliore possibile. Conte è una garanzia assoluta. Per mentalità, approccio e risultati. E averlo da giocatore è un privilegio, ti spinge a dare quel qualcosa in più e ti cambia».
Dietro le sue parole c’è anche una storia di rivincita personale…
«Dopo un paio di allenamenti mi comunica che non avrei fatto parte del progetto. È stato strano. Però ho deciso di non mollare e di provare a fargli cambiare idea. E devo dire che riuscirci è stata una delle più grandi soddisfazioni della carriera. Però è anche merito suo, perché vedendo il mio impegno e capendo quello che potevo dare, è tornato sui suoi passi senza guardare la carta d’identità o il nome sulla maglia».
Nel complesso l’Inter è stata una tappa fondamentale per la sua carriera. Che ricordi ha?
«Sì, è vero, sono stati anni importanti e intensi. Per me lasciare Firenze non è stato facile, ma i nerazzurri hanno creduto molto in me, regalandomi ricordi e momenti speciali. Sono grato a Spalletti e Conte, in modo diverso mi hanno stimolato e allungato la carriera. Sono entrato a far parte di un gruppo fantastico e vincente».