Il flop di un mercato esaltato dai media: Douglas Luiz abbaglio clamoroso, l’ombra di Koopmeiners, non c’è un vice Vlahovic. Inspiegabile l’addio di Rabiot
Juventus, il processo va fatto a Giuntoli non a Thiago Motta
Non è giusto processare Thiago Motta che ha più di un alibi per questo primo quarto di stagione. Non è giusto farlo perché l’allenatore italiano-brasiliano si è ritrovato a dover affrontare questo primo scampolo di stagione con una sequela di infortuni importanti. Non è giusto farlo perché Motta è arrivato lo scorso luglio e deve avere tutto il tempo necessario per mettere a terra la sua strategia. Certo restano eccessivi i pareggi in una realtà come Madama dove l’unica cosa che conta resta vincere, Boniperti docet.
Sia come sia, un primo processo possiamo farlo sì ma a Cristiano Giuntoli. La campagna acquisti – pluripremiata in estate dagli osservatori del calcio che contano – ad oggi non ha portato i suoi frutti. Clamoroso fin qui l’abbaglio preso con Douglas Luiz, centrocampista brasiliano che avrebbe dovuto far svoltare la squadra in termini di palleggio e di goal. Di lui si ricordano gli infortuni, alcuni misteriosi, e due leggerezze difensive che hanno innescato due rigori contro la Juventus. Koopmeiners, il tuttocampista esaltato da certa stampa per le prodezze con l’Atalanta e per una leadership innata, sembra un lontano del giocatore del team di Bergamo. E cosa dire del giovane Adzic raccontato come una sorta di Zidane, perennemente in infermeria. Per non parlare dell’assenza di un vice-Vlahovic, visto che Milik già a luglio era stato per ben due volte sotto i ferri.
Discutibili poi alcune scelte come la dipartita di Rabiot, miglior centrocampista lo scorso anno per distacco, la cessione di Rugani in prestito all’Ajax – ah quanto avrebbe fatto comodo ieri sera a Lecce -. Come del resto, sarebbe stato utile un certo Moise Kean, di fatto regalato alla Fiorentina. Gennaio sarà mese decisivo per il mercato. Urge più di un intervento: un centravanti, un paio di difensori e un centrocampista. Dopodiché, caro Giuntoli, sarà difficile nascondersi. A maggior ragione se non dovessero arrivare i risultati.
p.s. A proposito, perché accompagnare alla porta Pogba come è stato fatto nelle scorse settimane? Resta un mistero anche questo.