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Ginnastica ritmica, Malagò dopo l’indecenza delle intercettazioni: «C’è la volontà di riaprire il processo sportivo»

Il presidente del Coni non è potuto rimanere zitto. Da nausea le frasi del pm federale contro le atlete che avevano denunciato Maccarani

Ginnastica ritmica, Malagò dopo l’indecenza delle intercettazioni: «C’è la volontà di riaprire il processo sportivo»
Italy's gymnasts perform with the hoop as they compete in the rhytmic gymnastics' group all-around final during the Paris 2024 Olympic Games at the Porte de la Chapelle Arena in Paris, on August 10, 2024. (Photo by Lionel BONAVENTURE / AFP)

Ginnastica ritmica, il caso non è chiuso. Malagò: «C’è la volontà di riaprire il processo sportivo».

Ginnastica ritmica, il caso non è affatto chiuso, visto come si è svolto il processo. Il presidente del Coni Giovanni Malagò oggi lo ha esplicitato, leggiamo le sue dichiarazioni su Repubblica:

“C’è la volontà di riaprire il processo sportivo sui maltrattamenti alle ginnaste. Non ho ancora parlato con il presidente della federginnastica Gherardo Tecchi, lo sentirò nei prossimi giorni. Mi sembra che ci sia una volontà di far riaprire in termini di giustizia sportiva il caso. Io non valuto se questa cosa sia giusta o sbagliata, ma sulla base di quelle che sono le nuove indicazioni. Non ho altro da aggiungere”. Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, a margine della consegna dei premi Coni-Ussi 2024.

(Coinvolto anche il presidente del Coni nelle intercettazioni)

Scrive Repubblica che

il riferimento del numero uno dello sport italiano è alla vicenda legata ai metodi di allenamento di Emanuela Maccarani, direttrice tecnica dell’Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio e dt e allenatrice della Nazionale, e della sua assistente Olga Tishina. Un’inchiesta partita dopo la denuncia delle ginnaste Anna Basta e Nina Corradini. Maccarani era uscita dal processo sportivo con un’ammonizione, Tishina con l’assoluzione.

Malagò è intervenuto dopo la pubblicazione delle intercettazioni contenute negli atti della procura, 350 pagine che potrebbero stravolgere tutto il movimento.

“Bisogna aspettare, quando è ora dargli una bastonata nella testa”. Frasi pronunciate dall’avvocato Michele Rossetti, pm federale della federazione ginnastica. Che in una conversazione privata avrebbe descritto così la ginnasta Basta: “Era atleta di buon livello, a un certo punto ha cominciato a apprezzare i piaceri della vita e si è resa conto, probabilmente, che poteva fare star system senza farsi il culo”.

Al telefono, poi, si discuteva su come gestire mediaticamente il caso: “Il problema sarà archiviare senza dare la sensazione… cioè ho pensato alla possibilità di dire ai media che abbiamo fatto un’azione protettiva”. Non bastasse, lo stesso Tecchi avrebbe confidato al consigliere Armando Guidi che, pur avendo la possibilità di mettere in difficoltà le accusatrici, sarebbe stato meglio evitare, poiché “se tu vai addosso alle ragazze diventi un orco e loro le poverine. Bisogna aspettare, quando è ora dargli una bastonata nella testa”. 

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