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Occhio a Del Piero, (per ora) la Fifa lo ha scelto per presentare il Mondiale per club

Sarebbe il candidato più che presentabile per la Figc. Gravina ha la maggioranza ma rischia il rinvio a giudizio. I numeri in Italia si pesano, non si contano solo

Occhio a Del Piero, (per ora) la Fifa lo ha scelto per presentare il Mondiale per club
Mg Madrid 13/03/2024 - Champions League / Atletico Madrid-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alessandro Del Piero

Occhio a Del Piero, (per ora) la Fifa lo ha scelto per presentare il Mondiale per club

Occhio ad Alessandro Del Piero. Stasera a Miami sarà lui a presentare il Mondiale del Club nuovo fiore all’occhiello della Fifa. Scelta che i beninformati definiscono non casuale. Non solo perché Del Piero è un volto anche per il mercato statunitense. Ma anche perché Alex sta lavorando alla propria immagine e al proprio futuro. Anche politico. Si è parlato di lui nei giorni scorsi come possibile candidato alla presidenza della Federcalcio. Ma se n’è parlato principalmente in chiave anti-Gravina. Al punto che lui ha deciso di rompere il silenzio. E lo ha fatto in maniera chiara («Non ho detto no. Mi hanno accostato ad una frangia contro un’altra, ci deve spirito di squadra. Non voglio lavorare contro qualcuno, soprattutto per la Figc»). Lo ha detto apertamente: non sono un uomo di parte, non sono un uomo di divisioni. Del Piero non farebbe mai il candidato di una fazione contro l’altra. È pronto ma è pronto a essere il candidato di tutti, lo ha fatto comprendere. E la scelta della Fifa di affidargli la presentazione del Mondiale per club non passerà inosservata nelle stanze di chi lavora nel calcio e per il calcio. Rafforzerà l’immagine di Alex profilo istituzionale e internazionale.

All’orizzonte c’è l’elezione dei vertici della Federcalcio. Il presidente uscente Gravina gode di un’ampia maggioranza e dell’appoggio dei club storicamente potenti della Serie A. Ma deve anche fronteggiare una situazione complessa, col probabile rinvio a giudizio per autoriciclaggio. Al di là dei numeri, che sono dalla sua parte, un presidente sotto processo non sarebbe un bel biglietto da visita per il sistema calcio italiano (che già non naviga in acque cristalline). Non a caso nei giorni scorsi Repubblica ha rifatto il nome di Abete che è persona vicina a Gravina. Ieri il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé ha dichiarato: «Mi dispiace che Gravina sia stato accusato di autoriciclaggio e coinvolto in un processo che dovrà affrontare. Ma bisogna cambiare perché il calcio italiano ha bisogno di cambiamento».

Le manovre sono cominciate. Il voto è previsto il 3 febbraio. Per quella data Gravina potrebbe essere ufficialmente un imputato. Mentre questa sera in diretta internazionale il volto del Mondiale per club sarà Alessandro Del Piero. Vedremo quel che accadrà ma in Italia è già accaduto che il peso dei voti possa essere più influente della conta potenziale delle preferenze.

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