«Come faccio a fare i fil belli? Mi siedo e dico: “Facciamo un bel film”. Ci sono colleghi che dicono: “Facciamo un brutto film, così sembra bello”. Invece io voglio farlo bello che sembri bello»
![Sorrentino su Servillo: «È rassicurante, mi calma molto quando è sul set» (La Stampa) Sorrentino su Servillo: «È rassicurante, mi calma molto quando è sul set» (La Stampa)](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2021/11/La-Mano-di-Dio-servillo-sorrentino.jpg)
Il regista premio Oscar Paolo Sorrentino ha ricevuto ieri a Sorrento il Biglietto d’oro e Chiave del successo del suo Parthenope, terzo film più visto dell’anno. Nella stessa giornata ha svelato il titolo del suo prossimo film, La grazia, settima esperienza cinematografica condivisa con il sodale Toni Servillo. La Stampa lo ha intervistato:
Il suo rapporto con Toni Servillo dopo tutti questi anni e sette film insieme com’è?
«Non so più che dire sudi lui, tanto ne ho parlato negli anni. Resta il mio fratello maggiore, con cui ho un rapporto importante perché al di là di tutte le relazioni che abbiamo, di amicizia e appunto fratellanza, e oltre al rapporto professionale che ci vede abitati da stima reciproca, è una figura che trovo rassicurante per lo stress da lavorazione di un film. Mi calma molto quando c’è Toni sul set».
Leggi anche: Sorrentino: «Conte è un uomo molto serio, non recita, è anti-cinematografico, perciò è credibile»
Parthenope è riuscito nell’impresa di parlare alle nuove generazioni, tant’è che il dibattito sul film è andato molto forte sui social.
«Abbiamo molto creduto nell’intelligenza e nella sensibilità dei giovani, non ci siamo lasciati fuorviare dal luogo comune secondo cui sarebbero una massa di indolenti, sdraiati a casa a guardare insistentemente i telefonini. Evidentemente sono altro. Ci saranno anche quelli ovviamente, ma sono altro. E coloro che hanno curato la comunicazione del film hanno saputo intercettarli ».
Anche su TikTok. «Io TikTok non ce l’ho e non so neanche bene cos’è».
Cosa risponde a chi le chiede come faccia a fare dei bei film?
«Mi siedo e dico: “Facciamo un bel film”. Pare una sciocchezza, ma ci sono colleghi che dicono: “Facciamo un brutto film, così sembra bello”. Invece io voglio farlo bello che sembri bello»