Gli arbitri per protesta contro la violenza avranno un segno nero sul volto. Al CorSport: «Era ignoranza, non avrebbe fermato la mia passione»
In questa giornata ci sarà un’iniziativa importante da parte degli arbitri del Lazio per protestare contro tutte le violenze subiti dai direttori di gara. Sul tema questa mattina è intervenuto l’arbitro Guida che al Corriere dello Sport ha raccontato un episodio di violenza subito sulla propria pelle.
Guida: «Non si può rischiare la vita per una passione»
«Purtroppo si tratta di una cosa necessaria perché è uno dei modi per combattere questo fenomeno», afferma Guida. «Da papà capisco la paura che i genitori hanno per il proprio figlio che insegue una passione. Oggi più che mai hanno tutta la solidarietà del mondo dell’Aia, voglio che questi ragazzi sappiano che tutta la CAN è al loro fianco».
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La sua esperienza in Eccellenza:
«Scenderemo in campo con un segno nero sotto gli occhi. Durante una partita di Eccellenza campani rischiai uno schiaffo. Proprio in quell’occasione uno dei miei assistenti fu colpito da un calcio in pancia e lo portammo in ospedale. Come sono andato avanti? Ho pensato che quell’episodio era figlio dell’ignoranza e non sarebbe stato questo a fermare la mia passione. Non si può rischiare la vita per una passione. Il sistema calcio deve trovare le armi per battere questo fenomeno odioso».
Essere arbitri è un incubo, Coote è un idiota ma è il prodotto di questo calcio in cui tutti odiano tutti (Guardian)
David Coote assomigliava – nel video che ha scandalizzato il calcio inglese (quello in cui chiama fighetta Klopp) – “a una versione sbronza di Ross di Friends”. Scrive Barney Ronay sul Guardian che “la decisione di farsi riprendere seduto su un divano, mentre si dicono ad alta voce tutte le cose brutte, completa lo straordinario arco narrativo del personaggio dell’arbitro di calcio inglese, da taciturno maestro macellaio del nord all’attuale schiera di tormentate star dei reality tv a tempo pieno”.
“A questo punto bisogna davvero fare i complimenti al calcio inglese. Continua a sfornare contenuti incredibili per riempire i buchi in un prodotto sempre più monotono”, sfotte il Guardian.
Tutta questa storia è molto ridicola, scrive. Anche per come è stata riportata: “Il servizio di Sky Sports è stato assolutamente avvincente, l’intera storia presentata con un’aria surreale di solennità inorridita, come se si stesse riportando la notizia secondo cui Babbo Natale è stato trovato nudo sotto una pila di cocaina con in mano la pistola che ha ucciso Bobby Kennedy”.
E i “due presentatori sedevano con la faccia cinerea al tavolino del loro studio come poliziotti di quartiere il cui compito è presentarsi alla tua porta e dirti che il tuo cane è stato investito”.
“Forse la Pgmol (gli arbitri inglesi, ndr) dovrebbe trasformare l’intero ciclo in un evento post-partita fisso: video notturni di un arbitro dallo sguardo vitreo che spiega le decisioni importanti del fine settimana insultando la gente seduta su un divano, il che sarebbe almeno più interessante di Michael Owen che concorda con Howard Webb”.