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Bove ha deciso per il defibrillatore: sarà removibile ma la Serie A è comunque esclusa (Gazzetta)

La decisone è stata presa. Dopo un paio di mesi circa, sarà possibile anche toglierlo ma, dopo quanto accaduto, la strada verso la A è comunque destinata a chiudersi

Bove ha deciso per il defibrillatore: sarà removibile ma la Serie A è comunque esclusa (Gazzetta)
Firenze 01/12/2024 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Inter / foto Image Sport nella foto: Edoardo Bove-Denzel Dumfries

Adesso sembra che Edoardo Bove abbia preso la sua decisione. Lo scrive la Gazzetta che anticipa come il centrocampista della Fiorentina abbia detto sì al defibrillatore. Sarà quindi sottoposto ad un’operazione che impianterà in lui un dispositivo removibile. Al di là però della tipologia dell’impianto, per Bova la Serie A sembra essere esclusa a priori per via del problema cardiaco.

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Bove ha scelto di farsi operare e di mettere il defibrillatore sottocutaneo

Scrive Gazzetta:

Oggi a Edoardo Bove sarà impiantato il defibrillatore sottocutaneo. È la scelta del centrocampista romano della Fiorentina che in questo modo, da protocollo, nei prossimi giorni potrà anche uscire dall’ospedale di Careggi dove è arrivato domenica 1° dicembre dallo stadio Franchi. La decisone è stata presa ed è la soluzione che sembra migliore e che gli è stata suggerita dai medici fin da subito.

Il defibrillatore che verrà impiantato a Bove è di tipo removibile e serve a gestire al meglio il post choc mente si fanno contemporaneamente terapie farmacologie e nuovi esami. Poi, dopo un po’ di tempo, un paio di mesi circa, sarà possibile anche toglierlo, dipenderà dalla scelta del calciatore che potrà decidere di tenerlo oppure farlo rimuovere, più o meno temporaneamente. Questo non significa, però, che potrà giocare in Italia: dopo quanto accaduto al centrocampista e indipendentemente dalla natura del defibrillatore, la strada verso la A è destinata a chiudersi perché di norma non si concede l’idoneità in questi casi.

Non può più giocare in Italia se gli applicano il defibrillatore sottopelle. In Inghilterra sì (vedi Eriksen)

Edoardo Bove ha avuto un arresto cardiaco in campo nel match tra Fiorentina e Inter; partita sospesa e rinviata a data da destinarsi. Il centrocampista è stato portato immediatamente in ospedale, ora è cosciente, ma stanno continuando le indagini a proposito. Come riportato da Repubblica, però, Bove rischia di non poter giocare più in Italia, se dovesse essergli applicato un defibrillatore sottopelle.

I medici cercano di capire quale sia l’origine della fibrillazione che l’ha colpito. Le strade da percorrere sono due: quella di un danno al miocardio successivo a una miocardite e quella di una cardiomiopatia. La prima è una malattia infiammatoria che in certi casi lascia cicatrici sul cuore dalle quali può partire una crisi “elettrica”; la seconda è una malattia genetica, che provoca sempre segni sull’organo dai quali può svilupparsi un’aritmia. Ricostruire l’origine della crisi cardiaca serve per approfondire il tema dell’idoneità sportiva che è stata concessa a Bove in passato.

Quando c’è aritmia ventricolare, come ha spiegato il professor Corrado, ordinario di cardiologia a Padova, le linee guida impongono il defibrillatore sottocutaneo. I medici vorrebbero percorrere questa linea e lo hanno già spiegato al paziente; se sarà così, la carriera di Bove in Italia si dovrà interrompere, come è successo a Eriksen tre anni fa dopo un arresto cardiaco provocato da un’aritmia durante l’Europeo nel 2021; oggi porta l’apparecchio e gioca in Premier League, dove le regole sono diverse. 

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