Corsera: «Se Binaghi rispettasse il Coni sarebbe un vincente a 360 gradi».

Il Corriere della Sera ha intervistato oggi Giovanni Petrucci, che a 79 anni, cercherà il 21 dicembre il settimo mandato come Presidente della Federazione Italiana basket
Niente largo ai giovani nel basket, presidente Petrucci.
«Faccio mie le parole del filosofo Clive Staples Lewis: non si è mai troppo vecchi per un nuovo obbiettivo. Il mio è continuare a sognare»
Cosa non la soddisfa della gestione Petrucci?
«I risultati della Nazionale. Ma ricordiamoci i limiti che abbiamo nel disporre dei professionisti e i costi assicurativi spropositati, specie per chi gioca in Nba. Potevo forse muovermi prima e meglio nel settore femminile dove però stiamo recuperando con investitori di alto livello».
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Cosa la soddisfa, invece?
«I numeri del 3×3 che cresce e si avvia a diventare settore professionale autonomo. Mi soddisfano anche ruolo e competenza delle leghe. Mi soddisfa il progetto 100 Playground che sta partendo grazie a Sport e Salute»
Invidia Binaghi e i trionfi del tennis?
«Se Binaghi rispettasse il Coni sarebbe un vincente a 360 gradi».
Pensa alla presidenza del Coni?
«Penso solo al basket».
Malagò otterrà il via libera dalla politica per ricandidarsi?
«Il tempo stringe. Guardi io sono presuntuoso e convinto di essere molto bravo ma devo ammettere che Malagò è stato più bravo di me nel rapporto con gli atleti ed è un grandissimo lavoratore. Non riesco a pensare a nessuno al suo posto specie quando vedo certe modeste figure di dirigenti in circolazione».