Fece pressioni sul governo per i pasti gratis alle famiglie. Quest’anno ha sbagliato tutto, a cominciare da una notte brava a Belfast. Ed è finito fuori dai piani dello United.
Marcus Rashford sembra essere sempre più lontano da Manchester; nel club in cui è cresciuto, lo United, non c’è più posto per lui.
Rashford doveva essere la forza trainante dello United e dell’Inghilterra, ora è un’anima persa
Il Telegraph ricorda di quando l’attaccante inglese si mise a disposizione per aiutare il Paese nel periodo di pandemia, ad aprile 2020; lì fu apprezzato anche dai tifosi di altri club:
Hancock, segretario alla salute, ha iniziato a dire ai calciatori della Premier League di “fare la loro parte” nella battaglia per aiutare gli altri che erano meno fortunati, e ha anche proposto un taglio di stipendio. Ciò di cui Hancock non era a conoscenza era che, sei giorni prima che venisse imposta l’allerta, Marcus Rashford si era iniziato a mobilitare per i bambini che vivevano condizioni di povertà. “Che dire dei bambini che ricevono pasti scolastici gratuiti? Come mangeranno?” chiedeva a un membro della dirigenza dello United, lui che ben oltre un decennio prima, aveva vissuto quelle difficoltà. Facendo pressioni con successo sul governo di Johnson, Rashford ha trasformato le vite di alcune persone del Paese. Ad oggi, ha contribuito a raccogliere fondi sufficienti per consentire di distribuire oltre 21 milioni di pasti per bambini e famiglie. E anche i tifosi del Liverpool, rivali giurati dello United, lo hanno sostenuto. C’erano murales per Manchester in suo onore.
Ma adesso sembra un calciatore perso:
Ora, Rashford dovrebbe essere all’apice della sua carriera, una forza trainante dello United e l’Inghilterra. Ma ora ci si chiede come può essere così tanto isolato e non amato cinque anni dopo quegli eventi e non riuscire a ritrovare più il sorriso in campo. La speranza è che ci sia una svolta per un giocatore che sembra sempre più un’anima persa. E’ stato un anno difficile, iniziato con la storia di Belfast [si diede malato dopo una notte brava, ndr.] e successivamente rivelando che è probabilmente il momento di voltare le spalle al club che lo ha rappresentato da quando aveva sette anni. Ha preso alcune decisioni che lo hanno portato ad essere frustrato dal suo club. L’abuso razziale che ha subito dopo aver sbagliato il rigore contro l’Italia nella finale di Euro 2021 è stato spregevole, così come i messaggi che continua a ricevere quotidianamente. Sembrava essersi rialzato nella prima stagione di Ten Hag, ma la serata a Belfast lo ha portato ad essere abbandonato dall’allenatore.