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Bove costretto a lasciare l’Italia a causa di leggi restrittive e stataliste (Faz)

“Anche Eriksen è dovuto andare in Premier. Bove è della Roma. E Friedkin ha appena ricevuto il via libera per acquistare l’Everton”

Bove costretto a lasciare l’Italia a causa di leggi restrittive e stataliste (Faz)
Firenze 27/09/2024 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Roma / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Edoardo Bove

“Ci vediamo presto… in campo!”, ha detto Edoardo Bove ai suoi follower sui social. Ma non in Italia. Perché, come già successo a Christian Eriksen, in Italia non è consentito continuare a fare sport agonistico con il minuscolo defibrillatore che gli hanno impiantato.

La Faz si concentra su questo unicum legislativo italiano. “Le linee guida italiane sono significativamente più severe rispetto ad altri paesi. Derivano dalla legislazione del 1971″ sull’obbligatorietà del certificato medico agonistico.

“Per il calcio professionistico italiano le condizioni per la partecipazione degli atleti con defibrillatore alle competizioni sono state specificate in vari decreti degli anni ’80 e ’90 e adattate agli sviluppi della tecnologia medica. Tuttavia, resta il divieto di praticare sport “ad alta intensità e con contatto fisico frequente” per i portatori di defibrillatori impiantati, anche di ultima generazione”.

E’ un’idea “statalista” per il giornale tedesco: è lo Stato e non il singolo che deve garantire la pratica sicura dello sport agonistico. Regole restrittive simili per l’uso in competizione di un defibrillatore impiantato si applicano in Grecia, Polonia e Portogallo”.

“Dopo l’impianto del defibrillatore, il danese Eriksen non ha avuto altra scelta che trasferirsi dalla sua ex squadra, l’Inter, alla Premier League inglese, dove vigono regole meno rigide. Una strada simile sarebbe aperta anche per Bove”, che è della Roma. E Dan Friedkin ha appena ricevuto il via libera per acquistare l’Everton. Se due più due fa quattro…

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