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Anguissa è rimasto a Napoli dopo aver parlato con Conte, ora per lui un triennale (Gazzetta)

Quest’estate aveva un’offerta dall’Arabia da capogiro, il club ora vuole premiarne la fedeltà e il rendimento

Anguissa è rimasto a Napoli dopo aver parlato con Conte, ora per lui un triennale (Gazzetta)
Mg Milano 10/11/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andre’ Frank Anguissa

Anguissa è rimasto a Napoli dopo aver parlato con Conte, ora per lui un triennale (Gazzetta)

Lo scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo:

Il Napoli ha le idee chiarissime e si muove con decisione, ma anche con cura dei particolari. Giocatori come Anguissa, per esempio, hanno la fila di estimatori in giro per mondo. Frank quest’estate aveva un’offerta dall’Arabia da capogiro, ma dopo aver parlato con Conte è rimasto con entusiasmo. E adesso è tornato sui livelli della stagione dello scudetto, portando anche qualcosa in più: dominante nelle due fasi, Anguissa ha aggiunto le incursioni in area che non erano mai state il suo forte. A Napoli è felice e il Napoli è pronto a blindarlo. Premiandolo. Nel contratto di Frank in scadenza a giugno, c’è un’opzione di rinnovo biennale a favore del club. Il Napoli potrebbe esercitarlo e chiudere il discorso, ma ha scelto una strada diversa. Vuole premiare la fedeltà e il rendimento del suo centrocampista, facendolo firmare un accordo nuovo: tre anni a tre milioni più bonus a stagione. 

Anguissa: «Conte mi chiede di non essere pigro, vuole 7-8 gol da me. Non guardo il calcio»

Le sue parole a Radio Crc:

Il gol a Udine:

«È una giocata che proviamo in allenamento, così come proviamo tante altre cose. Sono contento di aver segnato e di averlo fatto in una vittoria. Quando gioco, non penso a fare gol; la cosa più importante è che la squadra vinca. Il centrocampista oggi deve fare tutto e questo è ciò che provo a fare: il mister mi dice che devo segnare ancora di più e fare otto gol a stagione. Per me non è la priorità, sono contento quando segno, ma la squadra viene prima di tutto».

La prossima di campionato col Genoa:

«Non vi posso dire che la partita di sabato sarà in un modo o in un altro, perché io mi preoccupo prima di quello che dobbiamo fare noi. La cosa importante è essere concentrati sulle nostre giocate e sull’assetto tattico che prepariamo con il mister: è questo che può cambiare la partita. Dobbiamo essere focalizzati su ciò che dobbiamo fare: noi dobbiamo decidere la partita. Da questo punto di vista, vi dico che il Napoli deve essere una squadra che vince contro chiunque. Sabato sarà una partita che andremo a giocare per vincere».

Su Vieira, tecnico dei rossoblù:

«Mi piace molto come uomo, ci siamo visti anche a Londra. Era l’allenatore del Crystal Palace e mi voleva lì. Mi piace parlare con lui, perché ha tante idee, e mi piace tanto sotto il profilo umano. Sarà un piacere rivederlo sulla panchina del Genoa, ma spero comunque che vinciamo noi la partita. È uno bravo».

Qual è la squadra più forte?

Anguissa: «La verità è che non guardo il calcio, lo vivo. Io gioco partita dopo partita, non mi interessa quello che fanno le altre squadre. Non ho guardato la partita dell’Inter né quella dell’Atalanta, io gioco per vincere le nostre partite. Poi alla fine faremo i conti. Guardo solo i video con il mister quando prepariamo i match: questo è il mio modo di prepararmi ad una gara. Penso che siano squadre forti: l’Atalanta sta facendo benissimo, l’Inter è molto forte, la Juve, il Milan. Ma non le guardo, non posso mentire. Penso che il Napoli oggi sia una squadra che conta e che può vincere: dobbiamo pensare solo a questo».

Su Conte:

«Mi chiede di non essere pigro. È un allenatore fantastico, non posso dire niente di diverso. Chiede sempre il 200% per le nostre prestazioni. Le richieste tattiche variano in base alla partita e agli avversari. Mi chiede di avere personalità, di lavorare bene tecnicamente. Bisogna avere la qualità giusta per fare quello che chiede l’allenatore: era così con Spalletti e lo è anche con Conte. Oggi mi ha detto di segnare di più e nella testa mi dico di fare quello che mi chiede l’allenatore. Il ruolo poi può cambiare partita dopo partita».

Il segreto per essere la miglior difesa:

«Difendere insieme. Conte pensa molto all’aspetto difensivo, ma non solo al reparto. È tutta la squadra che difende insieme ed è tutta la squadra che attacca insieme. La filosofia sua è sempre stata così. Proviamo tutti insieme, da Lukaku a Meret, a difendere».

Su Lobotka, suo compagno di reparto:

Anguissa: «Già come persona lo adoro, non parla mai, è sempre tranquillo e si vede anche sul campo. Non ha mai paura di fare cose che in pochi farebbero. Ci troviamo ad occhi chiusi. È facile giocare con giocatori con così tanta qualità. Siamo tutti amici, ma stare in campo con lui è speciale».

Gilmour e Mc Tominay, due nuovi innesti:

«Per me sono due giocatori veramente forti e bravi ed anche per quanto riguarda l’aspetto umano sono ottime persone. Per me il lato umano è molto importante, dico sempre che dopo il calcio c’è la vita. Vengono da un altro campionato, Gilmour ha bisogno di giocare di più. Scott abbiamo visto che ha tanto qualità, può segnare tanti gol, aiuta sempre la squadra. Hanno la qualità per giocare al Napoli. Siamo una squadra in cui ci aiutiamo tanto tra di noi, anche chi gioca di meno».

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