ilNapolista

Napoli squadra adulta: da applausi il primo tempo, Meret e la gestione della palla nel recupero

Due a uno in casa del Genoa. Garcia ha ricordato l’enormità del lavoro di Conte. Il recupero del Napoli va trasmesso nelle scuole calcio

Napoli squadra adulta: da applausi il primo tempo, Meret e la gestione della palla nel recupero
Db Genova 21/12/2024 - campionato di calcio serie A / Genoa-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Andre’ Zambo Anguissa

Napoli squadra adulta: da applausi il primo tempo, Meret e la gestione della palla nel recupero

Sangue e merda, come la vita. Come i film capolavoro. E in più Santo Meret: i tre punti sono tutti suoi. Almeno tre parate sontuose. Vere. Di quelle che se il portiere non ci arriva, il pallone va dritto in fondo alla rete. Il Napoli batte il Genoa 2-1 in una partita stranissima. Primo tempo a senso unico, col Napoli che sembrava stesse giocando contro una squadra di Serie C. E il secondo tempo in cui i rossoblù sono apparsi trasformati. Hanno segnato subito e il Napoli un po’ ha rinculato, un po’ ha avuto paura, un po’ non riusciva a ripartire. Ma ha tenuto. Grazie a Meret, a un palo colpito da Balotelli. E agli ultimi cinque minuti – tutto il recupero – che andrebbe trasmesso in video in tutte le scuole calcio d’Italia. Mai data la palla al Genoa. Perché a pallone si gioca anche così. E oggi che il calcio assiste alla crisi profonda di Guardiola, possiamo dirlo senza timore che qualcuno ci rimproveri.

Nel calcio, come nella vita, il risultato è tutto. Il Napoli vince anche senza Buongiorno. E si porta a 38 punti in classifica. Undici più dello scorso anno. È un’impresa quella degli azzurri, basti pensare un attimo a cos’era il Napoli appena pochi mesi fa.

E proprio oggi ci ha pensato Rudi Garcia – dalla Francia – a sottolineare la portata del lavoro di Antonio Conte. Il francese ha dato una rinfrescatina al De Laurentiis dello scorso anno che interveniva, metteva bocca, voleva che i calciatori fossero sostituiti dopo 45 minuti per farne giocare di più. Qualcuno aveva dimenticato cos’era diventato De Laurentiis sull’onda dell’euforia dello scudetto? Di certo non Rudi. Che ha riportato Napoli e i suoi tifosi al disastro di pochissimi mesi fa. Oggi, dopo aver visto il baratro dinnanzi ai suoi piedi, De Laurentiis è tornato a stare al posto suo. E a rimetterlo in riga, oltre ai conti in rosso e alla paura che il gioiellino facesse una brutta, ci ha pensato il signor Antonio Conte. In cinque mesi e mezzo – lavorativamente un tempo irrisorio – Conte ha ridato dignità, equilibrio, sostanza al Calcio Napoli. In campo e fuori. Non possiamo che ridere (per non piangere) di fronte ai pianti per la Coppa Italia e alle rimostranze dei palati fini (sublime citazione del nostro allenatore) che hanno confuso il calcio con la PlayStation. Ci vuole molta pazienza nella vita.

La partita? Ricordiamo innanzitutto che il Genoa non perdeva da sei giornate. Nel primo tempo c’è solo il Napoli. Politano dalla destra sforna due cross: sul primo Lukaku colpisce la traversa di testa, sul secondo tira fuori. Il Napoli al 15esimo è in vantaggio. Neres se ne va sulla destra, mette al centro e Anguissa di testa segna. Al 23esimo il raddoppio. Ancora di testa e su calcio da fermo (punizione conquistata da Neres). Segna Rrahmani (o autogol, non si capisce). Il primo tempo del Napoli è uno dei migliori della stagione.

Poi la ripresa è un altro sport. Meret leva dalla porta un tiro a giro di Pinamonti che però dopo poco riesce a segnare.  Al 65esimo altra paratona di Meret su colpo di testa di Badelj. Il Napoli va un po’ in confusione ma regge. Del palo di Balotelli abbiamo detto. Un cross basso di SuperMario (con la pancia) sventato da Meret. Entra anche Kvara che sta benino. Infine il recupero di cinque minuti gestito dal Napoli come meglio non si potrebbe.

ilnapolista © riproduzione riservata