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Buffon: «Paragonare Allegri a Thiago Motta non ha senso. Il primo ha vinto tanto, l’altro sta iniziando»

Alla Stampa: «Chi li confronta ha intenzione di infastidire la Juventus. Bisogna che diano una mano a Thiago»

Buffon: «Paragonare Allegri a Thiago Motta non ha senso. Il primo ha vinto tanto, l’altro sta iniziando»
Db Parigi (Francia) 06/09/2024 - Nations League / Francia-Italai / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluigi Buffon

Gianluigi Buffon ha rilasciato un’intervista a La Stampa in occasione del suo nuovo libro. Tanti gli argomenti affrontati fra cui anche le fragilità vissute in carriera e il suo nuovo ruolo in Nazionale, passando per la Juventus dei giorni nostri e il paragone – che viene spesso messo sul tavolo – tra Thiago Motta e Allegri.

Buffon: «Chi paragona Allegri e Motta vuole dare fastidio»

Di seguito un estratto di quanto dichiarato durante l’intervista dall’ex portiere della Juventus:

Niente supereroi, nessuna visione dall’alto in basso…
«Siamo tutti uomini medi e ognuno di noi può tirare fuori gesti virtuosi o scivolare in azioni deprecabili. Come diceva Andreotti: non vedo giganti accanto a me, condividere le fragilità è un segreto della vita. Di tutti».

Buffon capo delegazione della Nazionale è il grande saggio che parla alla squadra. Quali parole ha cercato per togliere dalla testa del gruppo azzurro il niente assoluto messo in scena agli Europei di giugno?
«Non ricordo cosa ho detto, non ricordo il mio discorso quando ci siamo ritrovati a settembre a Coverciano dopo l’eliminazione contro la Svizzera a Berlino».

Nemmeno un passaggio?
«Dico quello che mi suggeriscono le viscere, non mi sono mai preparato. Anzi, mi capita spesso di domandarmi: ora vado là, davanti a loro, e come ne esco? Una parola, due e non mi fermo più».

Nello spogliatoio il compagno di viaggio è sempre più tutto ciò che ruota attorno ai social. Il mondo è diverso…
«Sta a noi adattarci: non so se fosse meglio prima, so solo che oggi va così».

Così come?
«I giovani non possono che essere condizionati dalla modernità galoppante: fare paragoni con i nostri tempi può non avere senso come non ha senso paragonare le epoche calcistiche».

Meglio noi o meglio loro?
«Sono figli dei tempi come lo eravamo noi quando eravamo ragazzi».

Un giudizio su Thiago Motta e la sua Juventus.
«Per Thiago ho una grandissima stima e sono molto fiducioso su ciò che sta costruendo».

Giudizio da sospendere, dunque?
«Quando si interviene così in profondità ci vuole tempo. Motta è un allenatore meticoloso, preparato, abituato a certi livelli: lo conosco come compagno di squadra, devono dargli tutti una mano».

Senza fretta, senza sosta.
«Ai tempi di Lippi ci fu il passaggio a Foggia: via col tridente e la stagione decollò».

C’è chi, alla luce della «pareggite» si volta indietro.
«Non scherziamo: basta con il paragone tra Motta e Allegri, non sta né in cielo né in terra. Uno ha vinto tanto, Thiago sta cominciando ora, chi li mette a confronto è spinto dalla volontà di infastidire l’ambiente».

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