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De Laurentiis: «Gli errori li ho fatti io, non voglio accusare nessun altro sennò la lista sarebbe troppo lunga»

A Radio Crc: «Volete sapere dello stadio, ovviamente. Lo saprete a tempo debito, al mio ritorno da Los Angeles farò una conferenza stampa»

De Laurentiis: «Gli errori li ho fatti io, non voglio accusare nessun altro sennò la lista sarebbe troppo lunga»
SSC Napoli's Italian president Aurelio De Laurentiis (C) is pictured before a press conference on the eve of their UEFA Champions League last 16 second leg football match against FC Barcelona at the Estadi Olimpic Lluis Companys in Barcelona on March 11, 2024. (Photo by LLUIS GENE / AFP)

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto su Radio Crc, radio partner del Napoli, durante il programma radiofonico condotto da Umberto Chiarello per porgere gli auguri di Natale ai tifosi azzurri.

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De Laurentiis: «Sullo stadio saprete a tempo debito»

«Buongiorno. Buon Natala al vostro editore e proprietario, quindi Zaia Salvatore. Tanti cari auguri anche a Umberto Chiariello. Mi è doveroso iniziare con un confronto di questo 2024 che si divide in due sezioni. I primi sei mesi e i secondi sei mesi che si stanno concludendo. Dopo 14 anni di successi, unica squadra sempre in Europe, l’unica, la prima. Poi c’è stato bisogno di un blocco. La prendo filosoficamente, perché poi gli errori li ho fatti io, non voglio accusare nessun altro sennò la lista sarebbe troppo lunga, e me ne prendo la responsabilità. Io sono l’imprenditore pure che investe il proprio denaro. Giusto che io mi prenda le responsabilità nei confronti dei tifosi. La seconda parte poi ho trovato nell’uomo Antonio Conte, che saluto e ringrazio, mi ha dato una mano capendo che ho bisogno di ristrutturare. Avevo molti calciatori dello scudetto, ma avevamo bisogno di instaurare con loro e con i nuovi un aria nuova, da grande competizione, di volercela giocare con tutti. Faccio gli auguri a Conte, ringrazio tutto il suo staff. A loro vanno i miei migliori auguri».

«Anche alle giovanili, ala Primavere un grande augurio. Poi non mi rimane che ringraziare questo nuovo acquisto che mi sta vicino. Giovanni Manna, finalmente un giovane vicinissimo a me, e questo giovanotto viene anche da una mia seconda identità perché oltre ad essere italiano io sono anche molto svizzero e lui è stato un cultore dello sport in Svizzera e sta dando il meglio di sé vicino ad una persona esigente per non andare più duro come il sottoscritto. Gli auguri anche al nostro capitano Di Lorenzo, è ripartito alla grande, ha una famiglia straordinaria e prego il capitano di portarli a tutto lo spogliatoio, tutti gli altri calciatori e le loro famiglia. Lui sa avere in mano il bastone del comando. Auguri anche al reparto tecnico, medico, tutti coloro che si occupano del reparto sportivo e chi collabora con la società. Dopodiché mi restano coloro che sono quelli per cui lavoriamo, i tifosi, milioni in Italia e nel mondo, li ringrazio. Ragazzi, noi siamo forti, possono dire ciò che vogliono, ma noi napoletani abbiamo una marcia in più. Vengo da famiglia napoletana, eccellenza mondiale nel cinema e posso affermarlo. Un pensiero anche a chi soffre, a chi non può seguirci, la nostra mascotte che ci segue da Perugia a Napoli, ti aspettiamo col Venezia. Io sarò a Los Angeles, mi alzerò alle 4 per vedere le partite perché si gioca alle 15 e devo preparare tutta la pratica scaramantica per essere alle 6 pronto sul maxi-schermo. Io ho costruito un cinema vero per vedere la partita, con amici veri e parenti».

«Voi volete sapere dello stadio, ovviamente. Lo saprete a tempo debito, al mio ritorno da Los Angeles farò una conferenza stampa unicamente sullo stadio. Auguri anche al primo cittadino, il sindaco Manfredi, grandissimo personaggio. Sentivo parlare di una sua sostituzione con la Schlein. Auguri al presidente De Luca. Poi l’invito a stare in famiglia, con i vostri figli ed i vostri genitori. A Los Angeles? Si, si mangia napoletano, gli struffoli mi accompagneranno. Ora si arrabbieranno, ma abbiamo fatto una variante: più piccoli, non a palline, con un miele fantastico. Anche il panettone, ma vuoi mettere quello con le nostre albicocche con il candito? Lasciamoli ai milanesi. Capitone? Adoro il capitone, seppur grasso, ma a casa mia lo mangiano a fatica, soffro e quindi evito proprio. Riposo? Dico che sono stanco per giocare. Vado a Los Angeles per riprendere le trame del cinema. Con il Covid si sono affermate le piattaforme, il cinema è andato in sofferenza, i grandi studi americani. Non si lavora come una volta. Bisogna essere presenti sul territorio americano, ma sempre con quel sentimento di indipendenza che ha contraddistinto la mia vita».

 

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