Lo ricorda Le Parisien. «Lo facevano tutti, sbagliai a non dirlo». Virenque: «Moriremo con lui, senza che nessuno ci chieda scusa»
È morto Pascal Hervé ciclista degli anni Novanta, suo malgrado noto soprattutto perché coinvolto, come tutta la Festina (la sua squadra), nello scandalo doping. Le Parisien ha sentito il suo ex compagno Richard Virenque. Hervé è morto a 60 anni per cancro molto aggressivo.
Hervé divenne professionista tardi, a 29 anni. Vinse una tappa al Giro d’Italia, nel 1996, indossò per un giorno la maglia rosa.
«Quando vinsi a Courchevel (nel Tour de France del 1997), fu grazie a lui. La sera prima mi aveva tirato su di morale, dicendomi che avrei dovuto impegnarmi al massimo il giorno dopo», racconta Virenque.
È impossibile parlare di Hervé senza parlare di doping. “Il caso Festina, nel 1998, un vasto scandalo doping che sconvolse il Tour de France. Si ritrovò a spiegare le pratiche della squadra. «Non avevo coscienza di fare del male», spiegò 20 anni dopo, nel 2018. «Ero in un mondo surreale quando mi avevano trasmesso i valori del doping. Ripensandoci, avrei dovuto confessare subito e dire che tutto il gruppo faceva come noi».
Hervé se l’è cavata con due mesi di squalifica e con l’impressione di aver pagato allora, con i suoi compagni, per tutto il resto del gruppo. «Non ti senti come se avessi tradito quando. Dici a te stesso che lo fanno tutti. Si imbroglia quando si pensa di essere gli unici a farlo», ha detto a Radio Canada nel 2013. «Quando guardo le classifiche di quell’epoca che non sono state cancellate, vorrei ridere», ha detto ironicamente. «Credi davvero che il doping sia avvenuto nel 1998 e che Armstrong abbia semplicemente migliorato le cose?»
Aggiunge Virenque: «Ci saremmo aspettati le scuse. Forse ce ne andremo, come lui, senza averle mei ricevute. Ma quando penso a lui, non voglio pensare al caso Festina. Voglio pensare al grande uomo che era».
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Pascal Hervé negli anni 2000 è poi andato all’Alexia, “maglia con la quale era risultato positivo all’Epo nel 2001, durante il Giro d’Italia. Fine della carriera“.