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Coppa del mondo di sci, gli incidenti a Bormio sollevano interrogativi su una pista molto violenta (l’Équipe)

Un anno e poche settimane prima dei Giochi olimpici, questa serie di cadute violente è motivo di preoccupazione. «È pericoloso per chi non conosce la pista»

Coppa del mondo di sci, gli incidenti a Bormio sollevano interrogativi su una pista molto violenta (l’Équipe)
France’s Cyprien Sarrazin skies during a training session before his crash, ahead of the Men's downhill race of the FIS Alpine Skiing World Cup event, in Bormio on December 27, 2024. Cyprien Sarrazin suffered a heavy fall on December 27 during the second training session before the World Cup downhill in Bormio (Italy) which he won just a year ago. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)

Anche l’Équipe scrive dell’incidente subito da Cyprien Sarrazin ieri durante la discesa libera di Coppa del mondo di sci a Bormio, sulla pista Stelvio.

Questo tipo di incidenti, divenuti tristemente comuni sul circuito, dimostra ulteriormente i rischi a cui corrono gli sciatori. Raggiungendo a volte velocità superiori a 150 km/h, spinti a diversi metri di altezza, questi atleti si trovano in un’altra dimensione rispetto alla pratica amatoriale.  È anche questo tipo di eventi che a volte dà luogo alla comparsa di nuove misure di sicurezza“.

Per esempio, la Fis (Federazione internazionale di sci) ha reso obbligatorio l’uso dell’airbag per la stagione 2023-2024. Ma l’organismo internazionale consente ancora a 30-40 uomini e donne di non indossarli, perché hanno chiesto e ottenuto un’esenzione.

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L’incidente di Sarrazin solleva dubbi sulla pista di Bormio

Se l’atleta di Dévoluy (Sarazzin, ndr) ha patito il difficile percorso di Bormio, altri prima di lui sono rimasti gravemente feriti lungo i 3,3 chilometri del tracciato. Kyle Negomir e Josua Mettler sono caduti dopo lo stesso movimento al suolo. Anche Pietro Zazzi è stato trasportato in aereo dopo un altro incidente. Al di là delle cadute in sé, che purtroppo oggi fanno parte dello sci di alto livello, è la loro gravità a sollevare interrogativi, soprattutto qui a Bormio, su una pista molto violenta“.

Poi l’Équipe continua:

L’anno scorso, durante la discesa, fu l’austriaco Marco Schwarz a pagare il prezzo della Stelvio. Evacuato in elicottero, ha dovuto dire addio alla sua stagione a causa della rottura del legamento crociato e del menisco interno del ginocchio destro. La preoccupazione principale di Cyprien Sarrazin riguarda il suo cervello. «Premendo su di esso, l’ematoma subdurale può causare disturbi neurologici», spiega David Brauge, neurochirurgo, esperto in patologie legate alla pratica di sport rischiosi e in particolare in traumi cranici. «Una volta drenato l’ematoma, le condizioni del ferito possono migliorare molto rapidamente, ma in genere si viene immersi in un coma artificiale e si devono attendere diversi giorni o settimane per scoprire se il cervello ha sofferto. Le condizioni del paziente vengono poi valutate giorno per giorno»“.

Un anno e poche settimane prima dei Giochi, questa serie di cadute violente è motivo di preoccupazione. «Tutti ci dicono che la pista non sarà più la stessa a febbraio, ed è vero che potrebbe essere migliore», ha confidato Blaise Giezendanner. «Gli organizzatori saranno sicuramente più vigili. Nelle condizioni odierne, se prendono un atleta di una nazione più piccola, che non conosce la pista, sarà pericoloso per lui».

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