Aveva cambiato sede di lavoro per farlo giocare a La Torreta, dove il Barça l’ha scoperto. Alcuni arrivano anche da squadre di Liga: Fermin e Gavi dal Betis.
As dedica un pezzo ai giovani della Masia del Barcellona, che ora sono punti fermi in prima squadra.
Come sono arrivati i talenti del Barcellona alla Masia? Yamal deve ringraziare la madre
Chi arriva dai piccoli club catalani, chi invece da altre squadre di Liga, i blaugrana hanno investito su prospetti che mostravano già grandi potenzialità; non è da tutti poter dare tanto spazio ai giovani come succede invece nel capoluogo catalano. As racconta:
Come ci sono arrivati alla Masia? Ogni storia ha qualcosa di particolare. La prima particolarità è che solo uno, Eric Garcia, è stato allenato alla Barça Escola (scuola calcio blaugrana, ndr.); il centrale si è distinto così tanto che da lì è arrivato direttamente alle giovanili del Barcellona. Poi è stato acquistato dal City ed è successivamente tornato nel capoluogo catalano. Normalmente, però, il Barça pesca i talenti dai club più piccoli della città. Balde e Olmo giocavano nell’Espanyol, la squadra rivale. Casadò è stato prelevato dal Damm, club storico di Barcellona. Yamal è stato scoperto da La Torreta, un umile club nella Roca del Valles; la madre aveva chiesto di farsi trasferire col lavoro in modo che il figlio potesse giocare.
Ma i blaugrana sono riusciti a reclutare anche giovani provenienti da altre squadre di Liga:
Iñaki Peña era al Villarreal, dal Betis sono arrivati Gavi e Fermín quando avevano solo 11 e 13 anni rispettivamente. E da Siviglia Ansu Fati quando aveva 10 anni. Il caso più insolito è Ronald Araújo, a cui il Barça conferisce l’etichetta di giocatore della Masia nonostante arrivi direttamente dal Boston River, società uruguaiana legata alla Masia.