“Da tempo Zizou non è più un vecchio compagno di gloria: è un’ombra perpetua, una figura che suscita fantasie senza proferire parola, un illustre cognome che torna in ogni occasione importante”
Secondo l’Equipe, Zinedine Zidane sarebbe il successore ideale e naturale di Deschamps alla guida della nazionale francese. Questo non solo per la sua grandezza da giocatore ma anche per il suo palmarès di allenatore molto peculiare: in pochissimi anni ha praticamente vinto tre Champions (certo, allenando la squadra più forte del mondo a quei tempi e forse di sempre ndr).
Zidane è il successore naturale di Didier Deschamps (L’Equipe)
Di seguito quanto si legge sul quotidiano francese:
“Ora eccoli finalmente di fronte a una porta che sta per aprirsi, e tutti sanno chi è il più indicato a mettere la mano sulla maniglia. Campione del mondo nel 1998 e vincitore dell’Europeo 2000 insieme a Deschamps, Zinédine Zidane da tempo non è più un vecchio compagno di gloria: è un’ombra perpetua, una figura che suscita fantasie senza proferire parola, un illustre cognome che torna in ogni occasione importante, come un’evidenza, e sembra che questa evidenza sarà difficile da ignorare nel 2026.
A 52 anni, l’icona non sarà mai un allenatore normale e la sua carriera in panchina non lo è affatto. Si è sviluppata esclusivamente sotto il momento d’oro del Real Madrid, dove è stato inizialmente assistente di Carlo Ancelotti (2013-2014), prima di guidare la squadra riserve (2014-2016) e di scrivere la sua leggenda in due fasi, dal 2016 al 2018 e poi dal 2019 al 2021. Non si tratta di una leggenda da grande tattico o teorico dai principi entusiasmanti, in contrasto con le idee di Deschamps, spesso giudicate limitate.
La storia di Zidane in giacca e cravatta è soprattutto quella di un vincitore: campione della Liga nel 2017 e 2020, e della Champions League con un triplete storico (2016, 2017, 2018). Deschamps doveva davvero essere solido, avere i giusti appoggi dove serviva e, soprattutto, ottenere risultati per restare saldamente al suo posto di fronte a una tale minaccia, perché Zidane non ha mai nascosto la sua ambizione suprema: la nazionale francese“.
L’Equipe indaga anche un’altra possibile (interessante) soluzione alternativa:
“Tuttavia, ci sono anche altre opzioni, senza uscire dal vivaio dei campioni del mondo 1998. Dopo un inizio di carriera da tecnico troppo altalenante per immaginare un tale destino, Thierry Henry (47 anni) si è rimesso in gioco grazie alla medaglia d’argento olimpica. Libero dopo aver deciso di concludere quell’avventura emozionante, è anche una stella che attira tutte le attenzioni, è vicino alla nuova generazione che lo adora e non sarebbe nuovo alla casa, avendo allenato gli Espoirs per un anno prima dell’avventura olimpica.
I suoi punti di forza, però, sono poca cosa rispetto allo status straordinario di Zidane, e gli altri allenatori francesi in voga (Bruno Genesio del Lille, Franck Haise del Nizza) non possono essere veri concorrenti. Poiché la cultura della Federazione francese non la spinge a considerare piste straniere, tutto lascia pensare che sarà Zidane, se lo vorrà, e lo desidera da sempre”.