In conferenza: «Frattesi? Se ne ho parlato con Ghisolfi non lo dico, abbiamo ampia visione su tutto, noi dobbiamo trovare gente da Roma»
Dopo la vittoria contro la Lazio, Ranieri si prepara alla sfida del Dall’Ara contro il Bologna di Vincenzo Italiano. Le parole in conferenza di mister Ranieri riportate da Tmw.
Leggi anche: Ranieri: «Alla tattica si è dato troppo peso, troppo. Il calcio è semplice, spesso gli allenatori lo complicano»
Ranieri: «Frattesi? Se ne ho parlato con Ghisolfi non lo dico»
Come immagina il suo lavoro estivo, la sua prima costruzione di un grande club?
«Non sono preoccupato. I problemi si affrontano uno alla volta. So che c’è un grande lavoro da far e lo stiamo facendo. Sappiamo che ci sono delle difficoltà. Non è detto che si riescano a trovare dei giocatori in questo mercato di gennaio. Chi viene deve darci qualcosa più. Magari trovi un giocatore bravo ma che non si ambienta. Noi quando prendiamo un giocatore dobbiamo sapere vita, morte e miracoli. Noi stiamo pensando al mercato di adesso. Pensiamo alla pasta di Bologna. La mia concentrazione è a domenica, al 100%».
Quanto è importante ora rimanere concentrati?
«Sono convinto che farei una buonissima partita. Per me la squadra quando va sul campo deve dare il massimo. Sappiamo come gioca il Bologna, perché conosciamo Italiano, lo abbiamo visto alla Fiorentina e allo Spezia. Lo conosciamo. Ora dobbiamo mettere tutto in pratica».
Dove c’è più bisogno di lavorare? E su Frattesi dice:
«Se ne ho parlato con Ghisolfi non lo dico, abbiamo ampia visione su tutto, noi dobbiamo trovare gente da Roma. Inutile dare della polvere per i nostri tifosi. Non mi piace. Chi viene deve essere all’altezza. Le Fee dovrebbe andare, mi ha salutato e mi è dispiaciuto doverlo lasciare andare. Ma non ho avuto tempo di conoscerlo. Lui è andato via perché vuole giocare. E’ andato in Serie B perché lì c’è il suo vecchio allenatore. Se non lo acquistano, avremo un giocatore che ha giocato 6 mesi in Premiership che è un Campionato duro e importante. Per questo tornerà più maturo. Altrimenti avremo fatto una plusvalenza».
Possiamo aspettarci Pellegrini in campo?
«Ora godiamoci questo Lorenzo. Lui si allena da primo della classe, concentrato e spigliato. Sabato sera prenderò le mie decisioni».
Soulè è un po’ penalizzato. Sta pensando a qualche ruolo alternativo?
«Mi piace molto e non ha fatto nessuna richiesta. Lui sa che ha un futuro roseo qui da noi. A me piacciono i giocatori pratici. Non posso pensare che tocca 10 palloni e poi lui la gioca 3-4 volte e non succede nulla. Io voglio che quando riceve la palla, devo pensare ecco succede qualcosa di importante. Lui piano piano ci arriverà. Lui ha tutto per riuscirci».
Pensava di vincere il quinto derby? Si aspetta un calo?
«Se ci fosse tutto questo saremo degli sciocchi. Abbiamo vinto ma la Lazio è una grande squadra, sanno quello che fanno e lo fanno mille all’ora. Sono contento di aver vinto».
Cristante è fuori da un po’. Avete qualche indicazione approssimativa del rientro. E poi sta pensando a qualche altra soluzione a centrocampo?
«Bryan sta bene e non gli si gonfia più la caviglia. Domani tornerà in campo e presto tornerà con il gruppo. Quando abbiamo bisogno della Primavera lo chiediamo. Oggi ne sono venuti 2. Quando ci mancano ripeto, lo chiediamo».
A gennaio 2-3 operazioni in entrata?
«Nel mercato c’è una finestra lunghissima, io non capisco perché. Facessero una settimana sola e sarebbe tutto più bello e facile. Purtroppo questo è il calcio».
Hummels, si parla di rinnovo? E qual è la situazione Zalewski?
«Hummels dipende se lui vuole restare, è libero di scegliere e se si trova bene può restare. Zalewski si allena sempre bene, aspettiamo e vediamo».
Cosa ne pensa dello stop della trasferta ai tifosi della Regione Lazio?
«Mi dispiace tantissimo che i nostri tifosi non possano venire. Per noi i tifosi sono troppo importanti. Mi auguro si possa fare qualcosa».
Si sente la responsabilità di essere una figura paterna del romanismo?
«Io spero di non essere il papà, il nonno e via discorrendo. Spero di avere il rispetto. Quello che io do. Come ogni umano posso sbagliare ma i nostri tifosi possono essere super convinti che se sbaglio è perché ho una visione. Se sbaglio è per cercare di migliorare la Roma. Voi, come i nostri tifosi, mi rispettate perché sono aperto e leale. Io sono un libro aperto».
Che idea si è fatto sulla mentalità dei giocatori? E’ diversa la mentalità in casa da quella della trasferta?
«Non credo manchi mentalità. Manca quell’aspetto mentale-motivazionale che ti fa dare quel di più. Noi ci siamo vicino. Avete visto che le nostre partite sono gagliarde. Si poteva perdere col Tottenham e col Milan. Queste sono le opportunità che le squadre si cercano. Noi ci stiamo andando vicini. Mancano pochi giorni alla vittoria in trasferta. Io sono per i grandi numeri. Prima o poi ci arriverò. Le squadre domenica si daranno battaglia, noi dovremmo essere bravi ad entrare dentro le vie che si creano».