“Un giocatore capace di mischiare qualità e velocità di pensiero. Stilisticamente, è più simile a Pogba che a Fellaini”, scrive il quotidiano.
Philip Billing sarà presto un nuovo calciatore del Napoli, le visite mediche sono fissate per domani mattina. Arriverà dal Bournemouth in prestito con diritto di riscatto a 10 milioni.
Classe 1996, il centrocampista danese è arrivato in Inghilterra quando aveva 17 anni, all’Huddersfield Town (91 presenze in 6 anni), club che all’epoca militava in Championship (serie B inglese). Il salto di qualità l’ha fatto passando al Bournemouth nel 2019 per 15 milioni di sterline (17,9 milioni di euro), all’epoca era una promessa del calcio danese, era stato titolare fisso nell’Under 21 della sua nazionale.
Un buon inizio per lui nelle prime 4 partite in Premier League, tanto da essere nominato dal club tra i migliori calciatori del mese.
Inoltre, ha segnato uno dei gol più veloci del massimo campionato inglese, dopo 11 secondi contro l’Arsenal.
Billing al Bournemouth è nato mezz’ala, ma è rinato da numero 10
Ad aprile 2023, fu l’uomo partita di una vittoria della sua squadra contro il Leicester. E il Telegraph scrisse:
Al King Power Stadium, oggi un giocatore era fisicamente e mentalmente superiore a tutti gli altri: Philip Billing, il talismano del Bournemouth. E’ stata la seconda partita decisiva per lui nelle ultime settimane, dopo una buona prestazione contro il Liverpool. «E’ stato eccellente, lo è da un po’ in realtà. Oggi ci ha aiutato con il gol» dichiara il tecnico Gary O’Neil. Un giocatore capace di mischiare qualità e velocità di pensiero. Mancino, la sua precisione al tiro lo colloca tra i primi 20 giocatori della Premier League. Ha operato bene sia dietro la punta, da numero 10, in un 4-4-1-1, sia da mezz’ala sinistra in un centrocampo a 3, ruolo in cui ha iniziato la stagione.
Le sue qualità difensive, nonostante giochi ora più avanzato, rimangono indiscutibili: ha rubato palla 4 volte al Leicester, recuperando una mezza dozzina di palloni. C’è chi lo ama e chi lo odia. Alcuni lo criticano perché ha giocato in club che poi sono retrocessi, contribuendo con pochi gol. Ma due anni in Championship gli hanno permesso di crescere lontano dai riflettori. Stilisticamente sembra più un Pogba che un Fellaini. I suoi tecnici ritengono che lavora sodo e che ha tanta qualità, porta calma in campo e dà fiducia ai compagni.
Leggi anche: La Serie A è così mediocre che il Napoli si rafforza con Billing un altro scarto della Premier (Times)