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Conte: «Kvara vuole andare via. Sono rimasto deluso, non possiamo incatenare nessuno»

«Pensavo in maniera presuntuosa di convincerlo della bontà del progetto, non ci sono riuscito. Ora faccio un passo indietro, tocca a giocatore e club»

Conte: «Kvara vuole andare via. Sono rimasto deluso, non possiamo incatenare nessuno»
As Roma 05/12/2024 - Coppa Italia / Lazio-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Il tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa dalle 14.30 per presentare il match contro l’Hellas Verona, previsto per domani sera alle 20.45.

Conte: «Siamo nati pronti».

Kvaratskhelia, siete primi in classifica, ma non possiamo non chiedere di Kvara. Simbolo di un tempo forse breve, ma dello scudetto. Cosa sta cambiando? Lei disse “dobbiamo cercare di non far danni”.

«Rispondo, non mi sono mai sottratto a domande scomode. Se parlo, è perché dico la verità. Altrimenti preferisco tacere. È inevitabile che stiamo parlando di un calciatore importante, Quest’estate, visto che c’erano le partenze di Zielinski e Osimhen, volevo avere anche delle certezze tecniche. Ci può essere tantissimo lavoro ma devi avere la qualità dei calciatori. Ho preteso che alcuni venissero confermati. Tra questi c’era Kvaratskhelia, aveva chiesto di essere ceduto in estate. Non era l’unico ad aver chiesto di essere ceduto. Ci si dimentica troppo facilmente. Sei mesi fa ho dovuto convincere calciatori fondamentali a rimanere, tanti volevano andare via. Ci ho lavorato e sono molto contento a essere riuscito a tenere calciatori che volevo tenere e anche loro sono contenti. Kvara ha chiesto al club di essere ceduto, senza giri di parole. Anche io ho chiesto, mi è stato riferito questo, lui me lo ha confermato. Personalmente provo una grade delusione, sono stato sei mesi sia con Kvara, facendolo sentire al progetto, facendogli vedere che si poteva fare qualcosa di importante, e anche lavorando col club perché c’era un contratto che doveva essere rinnovato. Dopo sei mesi siamo tornati all’inizio. Grande delusione, significa che anche io non sono stato così incisivo a convincere le parti ad andare avanti insieme. Mi trovo in un punto in cui devo fare un passo indietro. on posso tenere con le catene chi non vuole rimanere. L’ho fatto questa estate. Mi sono reso conto che non ho convinto le parti. Il problema è tra di loro. Io non l’ho incatenato, non ho posto il veto. L’ho fatto quest’estate. Forse in maniera presuntuosa pensavo di convincerlo della bontà del progetto. Andiamo a perdere un giocatore importante».

«Gennaio è un mese terribile, non ci dobbiamo far distrarre da niente e nessuno, tanti sono con la valigia in mano. Caprile e Folorunsho li saluto, entrambi hanno chiesto di andare via e giocare. Abbiamo trovati sostituti che pensiamo siano all’altezza. Il mercato di riparazione non vedo l’ora che finisca a gennaio. È inevitabile che crei qualche problematica. Dobbiamo essere bravi a restare concentrati. Il Verona è partita tosta. Nelle ultime quattro partite hanno fatto sette punti. Squadra fisica. All’andata ci ha fatto tre gol. Dobbiamo tenere tutti antenne dritte».

Sostituzione di Kvara

«No, non ho pensato a un profilo per sostituirlo. È un fulmine a ciel sereno, la cosa è fresca. Oggi sono molto concentrato sul Verona. Per noi la cosa più importante è il Verona. Sono tre punti, dico sempre cerchiamo di mettere fieno in cascina, è troppo importante per noi. Kvara oggi è un giocatore del Napoli. Domani, dopodomani, vedremo. La situazione sarà monitorata, è giusto lasciare la palla alle parti: club e giocatore. Ho fatto fin troppo».

Condizioni del gruppo, Politano, Olivera. Pensando anche ai prossimi impegni.

«Per il Verona non saranno disponibili Kvara, Buongiorno e Olivera, gli altri ci saranno. Olivera pensavamo di risolvere il problema ma è il polpaccio e bisogna avere un po’ di precauzione. Dispiace perché il ragazzo sta facendo molto bene. C’è l’opportunità per Spinazzola di riconfermarsi dopo l’ottava prova di Firenze, è un calciatore che abbiamo voluto a Napoli. Deve dare il suo contributo, ha avuto qualche problemino ma adesso è totalmente concentrato. Chi ha l’opportunità, la deve sfruttare. Come per Neres, Juan Jesus È un monito per tutti. Quando si ha la chance, bisogna sfruttarla».

Cosa cambierebbe rispetto alle ambizioni del Napoli e mercato migliorativo.

«Oggi rimanere fermi sulle posizioni potrebbe essere peggiorativo. A inizio anno era tabula rasa, i fogli erano bianchi. Oggi sono passati sei mesi, si è scritto qualcosa lì sopra. Mi devo concentrare sul discorso calcistico, valorizzare la rosa che ho a disposizione. Non possiamo incatenare nessuno, sarebbe controproducente nell’eventualità. Se dovesse rimanere, sarebbe una situazione che non hanno risolto lui, il suo entourage e la società. Mi voglio mettere nella parte giusta. Non voglio che pensi che sia a trattenerlo e mi trovo un giocatore in meno. No. La situazione bisogna vedere, le cifre sono state fatte. Se dovesse rimanere, deve sapere che non mi sono opposto a niente, deve dare il 100% come ha fatto finora».

«Non concedo mai gli alibi. Rispetto di tutti ma paura di nessuno. Come detto contro la Fiorentina. Il percorso è lì, poi durante il percorso ci saranno cambiamenti. Mi auguro di riuscire nell’intento che il Napoli non venga più visto come una squadra di passaggio. È la cosa principale che cerco di trasferire anche al club. Dobbiamo costruire qualcosa di ambizioso che dia lustro a Napoli, ai napoletani. Non è nei miei obiettivi essere considerati anche in futuro una società di passaggio. A buon intenditor poche parole».

«Cerchiamo calciatori con determinate caratteristiche, che possano venire a Napoli e dare un valore aggiunto. E non è facile. Nel mercato estivo ci sono state tantissime partenze, sette arrivi. Il rischio di sbagliare è elevato. responsabilità di fare cose elevate. Sapere il budget, il monte stipendi, dobbiamo riuscire a stare in quelle posizioni. Vuol dire essere attraenti anche per il calciatore. Mi auguro che tutte le cose che stiamo facendo, le facciamo ponderando tutte le situazioni. Quando possiamo incidere, dobbiamo incidere».

 

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