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Un altro pareggino fiacco per la Juventus: ormai l’idea di non saper vincere le si è appiccicata addosso (Repubblica)

Ci ha provato in ogni modo, pure giocando con un’intensità da Premier, eppure nemmeno in questa maniera la Juve s’è vaccinata dalla pareggite.

Un altro pareggino fiacco per la Juventus: ormai l’idea di non saper vincere le si è appiccicata addosso (Repubblica)
Db Torino 11/12/2024 - Champions League / Juventus-Manchester City / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Weston McKennie

Secondo Repubblica la malattia della Juventus è quasi impossibile da debellare, a maggior ragione se poi ci prova in tutti i modi e il risultato è sempre lo stesso. Il pareggio, il tredicesimo contro l’Atalanta. Era andata in vantaggio con Kalulu, forse la miglior partita della stagione, poi però Gasp mette dentro il capocannoniere e riporta il risultato sull’1-1.

Nemmeno giocando da squadra inglese la Juve s’è vaccinata dalla pareggite

Scrive Repubblica:

Ci ha provato anche così, in un modo nuovo, con contropiedi micidiali, un’intensità da Premier, nove giocatori in area a fare muro ma subito pronti a ripartire come uno sciame, attaccanti mai fermi, poco possesso (finalmente) e tiri a ripetizione (17), ma nemmeno in questa maniera la Juve s’è vaccinata dalla pareggite.

È stata probabilmente la migliore della stagione bianconera, anche in rapporto alla forza dell’avversario. Eppure l’effetto stato lo stesso di un pareggino fiacco con l’ultima in classifica, perché ormai l’idea di non saper vincere le si appiccata addosso e le rode i cervelli quando passa in vantaggio e il tempo invece non passa mai.

La pareggite della Juventus ferma l’Atalanta e fa un favore a Napoli e Inter

Un’eccellente Juventus operaia (difesa e contropiede) ha fermato l’Atalanta sull’1-1 a Bergamo e ha accarezzato anche il sogno di vincere. L’Atalanta ha giocato un’ottima partita. Procede a sprazzi. A volte sembra un po’ stanca, forse è solo un po’ abbattuta perché le undici vittorie di fila in campionato non sono bastate a fare il vuoto. Ora si ritrova a meno quattro dal Napoli e ipoteticamente a meno sei dall’Inter che ha due partite da recuperare. In ogni caso, qualsiasi sarà il risultato di Atalanta-Napoli di sabato, la squadra di Conte resterà davanti. La Juventus è al tredicesimo pareggio in venti partite. L’Atalanta è al terzo pareggio consecutivo in campionato.

È finita 1-1. E a salvare l’Atalanta ci ha pensato il solito Retegui entrato nella ripresa giusto in tempo per segnare il gol del pari. Senza Retegui, la squadra di Gasperini ha disputato tre partite e non ne ha vinta nemmeno una: due pari in campionato e la sconfitta in Supercoppa.

La Juventus di Thiago Motta si è ritrovata nella serata più importante per il campionato italiano. Ha giocato una partita storicamente da Juventus. Concentrazione difensiva e sempre pronta a ripartire. Ha sfoderato una capillare organizzazione difensiva, almeno fino al gol di Retegui. Motta stavolta ha schierato una formazione sensata. Ciascuno nel proprio ruolo, pur in assenza del centravanti Vlahovic. Fischiatissimo Koopmeiners.

Sono queste le partite migliori della Juventus, come contro il City e anche contro il Lipsia. Il gol è arrivato a inizio ripresa su classica azione di contropiede. Lancio per McKennie che poi in area ha servito benissimo l’accorrente Kalulu che ha bruciato Carnesecchi in uscita. Pochi minuti prima, Carnesecchi aveva evitato che un colpo di testa di Kalulu dopo aver colpito il palo finisse in porta. È rimasto un 15% del pallone fuori dalla porta. Sempre in contropiede ha sfiorato anche il gol vittoria al 91esimo con Yildiz (altra grande partita la sua). Prima, era stato bravo Di Gregorio a salvare di piede su Zaniolo lanciato a rete.

L’Atalanta resta una squadra formidabile. Ed è pienamente in corsa per lo scudetto. Ma il campionato è lungo. E bisogna essere solidi mentalmente per reggere fino alla fine.

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