Partita monumentale a Bergamo: una delle più vibranti della storia del Napoli: 3-2 all’Atalanta. Impossibile dire il migliore in campo
Lukaku nun è bbuono. Segna il gol scudetto e conferma la legge di Kolarov. Napoli imperiale (Conte un mostro)
Lukaku nun è bbuono
Ora pro nobis
Lukaku è nu guaio ‘e notte
Ora pro nobis
Lukaku non la prende mai
Ora pro nobis.
Lukaku è il problema del Napoli, giochiamo in dieci.
Ora pro nobis
E potremmo continuare all’infinito. Lui, Romelu Lukaku, il calciatore per distacco più contestato dai tifosotti e quindi dagli incompetenti, ha segnato a Bergamo quello che è impossibile non definire il gol scudetto. Di testa, imperioso, su perfetto cross di Anguissa uno dei tanti che stasera ha giocato una partita monumentale. Lukaku un gol per ricordare la legge di Kolarov: «I tifosi di calcio non capiscono granché». Infantino ci perdonerà, Kolarov andrebbe fatto presidente della Fifa ad honorem.
Il Napoli ha schiantato l’Atalanta sul suo terreno. Sul terreno dell’intensità. E della forza fisica. È stata una partita meravigliosa, una delle più intense della storia del Calcio Napoli. Il Napoli l’ha vinta 3-2, al Maradona pochi mesi fa era stato dominato e sconfitto 3-0. Ma il lavoro paga, come ripete all’infinito l’imperatore Antonio Conte. Il Napoli è riemerso almeno due volte dalle sabbie mobili. Dopo il primo gol di Retegui segnato dopo appena 15 minuti, quando erano riapparsi i fantasmi dell’andata. Era spaurito il Napoli. Poi, invece, appoggiandosi a sinistra a Neres che ha giocato un primo tempo a metà tra George Best e Vanenburg: 45 minuti da manuale del calcio dell’ala sinistra.
Dal suo piede sono nati i due gol. Quello del pareggio e quello del primo vantaggio. Il primo al 27esimo: tutto nasce da un lancio lungo di Meret, Lukauk di testa la prende e la indirizza a McTominay che la serve a sinistra a Neres che prima temporeggia poi va sul fondo, cross, rimpallo, e grande tiro di Politano al volo che da sinistra segna. Sotto la traversa. Imprendibile.
L’Atalanta non reagisce. Il Napoli le toglie l’aria. È la morsa dell’anaconda. La fotografia del Napoli di Conte è il secondo gol quello dell’1-2. Rimessa laterale per l’Atalanta, pressing di Anguissa su Ederson che si sbilancia, palla a Neres che di tacco (Brasil) serve Anguissa che entra in area e mette dietro per McTominay che di piattone destro infila sotto la traversa.
Nel secondo tempo l’Atalanta reagisce, Lookman segna il gol del 2-2 con un’azione individuale tanto bella quanto fortunosa per un rimpallo. Ma bella. Va detto. Le due squadre sono stanche. Arriva il tocco del fuoriclasse del Napoli: Antonio Conte. Spinazzola al posto di Neres. Spinazzola sulla sinistra serve Anguissa e arriva il gol scudetto di Romelu.
Conte ha creato una squadra formidabile. È un allenatore straordinario. Ha creato una corazzata. Dello scudetto non è rimasto alcun divo. È partito anche Kvaratskhelia. Conte ha creato una squadra. Un gruppo vero. Solido. Questo Napoli è suo. È quasi esclusivamente suo. E da stasera il Napoli è ufficialmente candidato alla scudetto.
Stiamo arrivando, Milano stiamo arrivando.