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Goggia e Brignone sembrano due compagne di scuola che bisticciano sull’ultimo podio condiviso (Repubblica)

Le due si danno forza a vicenda: «La nostra rivalità ci aiuta a migliorare». La Stampa: Due modi diversi di affrontare la vita e lo sport; in comune, la voglia di superare il limite. 

Goggia e Brignone sembrano due compagne di scuola che bisticciano sull’ultimo podio condiviso (Repubblica)
Italy's Sofia Goggia (L) winner and Italy's Federica Brignone, third placed, celebrate on the podium of the Women's Downhill event of FIS Alpine Skiing World Cup in Cortina d'Ampezzo, Italy on January 18, 2025. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Ieri Sofia Goggia ha trionfato nella discesa a Cortina, con Federica Brignone che ha conquistato il podio da terza. Le due, da sempre considerate rivali, hanno in comune la voglia di fare sempre meglio e superare i loro limiti, come hanno dichiarato dopo la gara.

«Sappiamo di essere molto competitive, anche tra di noi. Ma questa rivalità ci spinge ad andare sempre più forte, a migliorare. Siamo accomunate dalla fame. Cerchiamo il meglio. In questo siamo davvero uguali», hanno rivelato.

Goggia e Brignone rivali in pista, ma non nemiche

La Stampa scrive:

Goggia e Brignone sono le nostre frecce tricolori. Grazie all’impresa di ieri, le vittorie in Coppa del mondo femminile ora sono 134. Due modi diversi di affrontare la vita e lo sport; in comune, il senso dell’agonismo e la voglia di superare il limite. 

Repubblica fa leva sul loro rapporto:

Ha vinto Sofia, ma anche Federica. L’ultima volta che le due italiane erano salite sul podio a Cortina era il 2022. Da sempre rivali, spesso sul filo di rapporti elettrici, sembrano due compagne di classe che bisticciano sulla data dell’ultimo podio condiviso: alla fine la spunta Sofia, che dice il superG di Val d’Isere 2023, dove Federica vinse e la Goggia arrivò terza. L’Italia sta vivendo l’epoca d’oro dello sci femminile. 

La bergamasca ha vissuto una vita piena di infortuni

Scrive Repubblica:

Lo straordinario ritorno alla vittoria è solo l’ultima tappa di un percorso che più sofferto non si può. Ma lei si rialza sempre, come un cyborg delle nevi che non arretra di fronte a nulla. Farsi male è una costante, da quando da bambina si lesionò crociato e menisco esterno al Trofeo Topolino. Quindi non può che essere costante anche la reazione a questi infortuni, e più crudeli e cruenti sono più lei si impegna a sconfiggerli. Inventandosi soluzioni sorprendenti per filare più veloce del destino.

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