A Sky: «L’Atalanta ha una filosofia chiara e lavora anche in ottica futura. Se ci sarà l’opportunità di aggiungere qualcosa di valore, saremo pronti a coglierla».
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Gian Piero Gasperini si gode la goleada contro lo Sturm Graz che vale la qualificazione ai playoff e lascia aperte le speranze di approdare direttamente agli ottavi.
Gasperini a Sky
Mister, vittoria importante, primo obiettivo centrato con il pass per i playoff. Quanto è soddisfatto di questo risultato?
«Questa vittoria era necessaria, soprattutto perché in questo 2025 non eravamo ancora riusciti a vincere. È arrivata al momento giusto, perché il nostro percorso in Champions è stato di alto livello, ma con un calendario impegnativo. In casa abbiamo affrontato squadre come Arsenal e Real Madrid, mentre la sfida contro il Celtic è stata complicata e piena di insidie. Siamo stati bravi a vincere partite chiave come quelle contro lo Stoccarda, lo Young Boys e lo Shakhtar, e oggi volevamo chiudere il discorso qualificazione. Nel primo tempo abbiamo faticato a livello tecnico, ma abbiamo sempre avuto il controllo della gara e, alla fine, il risultato dimostra la nostra forza. Entrare tra le prime 24 era tutt’altro che scontato a inizio stagione».
Si può guardare con ambizione alla sfida di Barcellona per cercare un’impresa?
«Affronteremo il Barcellona senza timore, ma con la giusta umiltà. Sappiamo che sarà una partita difficilissima contro una squadra di enorme valore. Noi però andiamo lì con lo stesso spirito che ci ha sempre contraddistinto, cercando di dare il massimo senza fare calcoli. Certo, ci aspettano anche due gare di campionato molto impegnative prima, ma sappiamo bene che ogni partita conta e vogliamo affrontarle tutte con grande attenzione e intensità».
Mister, guardando alla classifica, c’è un po’ di rammarico per alcuni punti persi?
«Senza dubbio. Se ripenso al rigore sbagliato contro l’Arsenal o all’occasione sfumata all’ultimo minuto con il Real Madrid, qualche punto in più poteva starci. Abbiamo fatto un ottimo percorso, ma in certi momenti la fortuna non ci ha assistito. Detto questo, credo che 14 punti siano già un ottimo bottino per garantirci di giocare il ritorno degli eventuali playoff in casa, ma ora la testa è tutta su Barcellona. Abbiamo dimostrato in passato, ad Anfield o nella finale di Dublino, di saper affrontare grandi sfide in ambienti ostili».
Kolasinac è diventato un punto fermo per la difesa. Quanto è importante per il gruppo?
«Kolasinac è un elemento chiave per noi. La sua presenza è fondamentale non solo per la qualità difensiva, ma anche per la personalità che trasmette alla squadra. Si fa sentire in campo e nello spogliatoio, ed è un vero leader. Anche oggi, in una partita in cui la difesa non è stata particolarmente sollecitata, il suo contributo è stato importante. Poi ci sono altri giocatori che stanno crescendo molto, come Samardzic, che ha fatto un’ottima gara, e Cuadrado, che rientrato dai suoi acciacchi può offrirci soluzioni che prima ci mancavano».
Con il rientro di Scamacca, cambiano le gerarchie offensive?
«Scamacca rientrerà a pieno regime nelle rotazioni offensive, e sono convinto che possa coesistere con Retegui. Non vedo motivi per cui non possano giocare insieme, ma dovremo gestire il suo recupero con attenzione, perché avrà bisogno di tempo per ritrovare la migliore condizione. L’importante è avere alternative di qualità. Lookman e De Ketelaere sono imprescindibili nel nostro sistema e senza di loro ci mancano alcune caratteristiche fondamentali. Zaniolo potrebbe essere una soluzione in questo senso, ma voglio vedere come evolve la situazione».
Il mercato potrebbe portare rinforzi nel reparto avanzato?
«Al momento la società sembra non intenzionata a intervenire sul mercato, quindi io devo pensare al presente e lavorare con la rosa a disposizione. Certo, come allenatore vorrei sempre qualche rinforzo in più, ma l’Atalanta ha una filosofia chiara e lavora anche in ottica futura. Se ci sarà l’opportunità di aggiungere qualcosa di valore, saremo pronti a coglierla».