Morata al Galatasaray una delle pochissime mosse intelligenti della scellerata gestione rossonera. “E meno male che il problema del Milan si chiamava Paolo Maldini”
La notizia di Morata in partenza ha scosso il mondo rossonero. Per Libero si tratta di una delle poche scelte intelligenti della dirigenza del Milan dal mercato di questa estate. I nuovi arrivi quasi tutti bocciati e ora si corre ai ripari.
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“Mmeno male che il problema del Milan si chiamava Paolo Maldini”
Scrive Libero:
Una plusvalenza, insomma, che sembra rappresentare una delle pochissime mosse intelligenti della scellerata recente gestione rossonera. Le scelte portate avanti dalla stessa dirigenza nelle ultime settimane, dopotutto, stanno sconfessando le decisioni prese solamente l’estate scorsa. Paulo Fonseca era considerato l’allenatore ideale dai vertici milanisti, contro il parere dei tifosi, scontenti per la scelta di un tecnico che non aveva mai fatto grandi cose ad alti livelli, per poi essere esonerato a fine dicembre, scegliendo al suo posto, peraltro, un allenatore dello stesso blasone.
Gli unici a non accorgersi degli enormi errori commessi erano proprio i diretti interessati, dal già citato Ibrahimovic, all’amministratore delegato Giorgio Furlani, fino al direttore tecnico Geoffrey Moncada. Chissà cosa starà pensando Gerry Cardinale, numero uno di RedBird, il fondo americano proprietario del Milan, dopo aver dovuto avallare l’arrivo in rossonero di Kyle Walker, terzino destro 34enne preso in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni dal Manchester City, per sostituire quell’Emerson acquistato solo pochi mesi prima. E chissà cosa avrà pensato quando il suo uomo di fiducia, Furlani, l’avrà chiamato per informarlo della necessità di spendere 40 milioni per acquistare Gimenez, dato che l’operazione Morata non ha dato i suoi frutti.
L’unica nota lieta del mercato è Fofana. “Ma una rondine non fa primavera e un acquisto azzeccato non salva una gestione disastrosa. E meno male che il problema del Milan, secondo lo stesso Cardinale, si chiamava Paolo Maldini“.