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In estate sembrava che De Laurentiis fosse cambiato, in realtà aveva gennaio per vendere (Repubblica)

Non era uscito pazzo il padrone, aveva tempo fino al 30 giugno per sistemare il bilancio e infatti ha venduto Kvaratskhelia

In estate sembrava che De Laurentiis fosse cambiato, in realtà aveva gennaio per vendere (Repubblica)
Ni Castel di Sangro 28/07/2024 - amichevole / Napoli-Egnatia / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

In estate sembrava che De Laurentiis fosse cambiato, in realtà aveva gennaio per vendere (Repubblica)

Repubblica Napoli, con Marco Azzi, scrive della strategia del Napoli che è la stessa da vent’anni a questa parte.

Va così da vent’anni e Conte aveva avuto in estate una percezione diversa, partendo però come la maggior parte dei tifosi da un presupposto errato. Al 31 agosto infatti il Napoli aveva investito circa 130 milioni per gli acquisti di McTominay, Buongiorno (che oggi ritorna tra i convocati), Lukaku, Gilmour e Neres ed era sembrato un clamoroso cambiamento di tendenza da parte di Aurelio De Laurentiis: disposto a non badare a spese pur di rinforzare la squadra, nonostante la partenza mancata di Victor Osimhen. È asciuto pazzo o padrone? Macché. Il bilancio chiuderà solo il 30 giugno e il presidente aveva dunque ancora a disposizione la sessione invernale del mercato per sistemare i conti, come ha puntualmente fatto con la cessione al Psg di Khvicha Kvaratskhelia. La strategia da seguire era già delineata da mesi e non è stata sufficiente per modificarla neppure il sorprendente primato in classifica degli azzurri, andati bene al di là delle aspettative. 

I primi no di De Laurentiis a Conte, lo scenario è cambiato. Altro che mercato come Dio comanda (Corbo)

Antonio Corbo su Repubblica Napoli registra le prime crepe nel rapporto tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis. Scrive che

cordiali rimangono i rapporti tra Conte e De Laurentiis. Ma a 220 giorni dal fastoso avvio del 26 giugno 2024 al Teatro di Corte lo scenario è diverso. 

Ricorda le parole di Conte su Kvaratskhelia «giocatore importante non sostituito» e sul mercato «come Dio comanda». Così come la frase sul Napoli «club che ha dei parametri».

Come dire: vuole ma non può.

Corbo scrive di mercato a quattro voci: Conte, Manna, Chiavelli e De Laurentiis.

Di Chiavelli scrive: Andrea Chiavelli l’amministratore che dava altri tre giri di chiave alla cassa. 

Di Conte scrive che si è riabilitato dopo la grigia esperienza al Tottenham:

La sua barca è già nel porto sicuro. Il suo futuro può essere nel Napoli ma anche oltre il Napoli.

Mai no ad uno staff efficiente di 13 assistenti ridotto solo a 12, e non per scaramanzia. Mai no a Lukaku, pagato a 31 anni 30 milioni. Mai no a mettere fuori giocatori bocciati da Conte ma anche da Castel Volturno anche dirigenti ed estranei. Mai no ad uscire dalla Coppa Italia, con perdita ad altri incassi.

Legittima la delusione di Conte, da capire i primi no di De Laurentiis. È un uomo solo al bivio. Torna ai bilanci virtuosi con giovani da rivendere bene oppure investe su pezzi pregiati ma già troppo cari per guadagnarci su?

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