Arteta trovò l’accordo con l’Arsenal all’1.20 di notte. Poche ore prima, City-Arsenal 3-0 e Arteta sedeva accanto a Guardiola. Anche i dirigenti si fanno la guerra
Tra Manchester City e Arsenal esiste una rivalità “amara e nervosa“, così la definisce il Telegram. Non è esattamente una rivalità storica di quelle che esistono in Premier. “Entrambe le squadre si sentono provocate“. E per capire il perché è necessario andare a quando Arteta si trasferì all’Arsenal proprio dai Citizens.
Oggi si incontrerrano di nuovo, all’Emirates Stadium. Ma questa è una rivalità che ha contagiato anche le sfere più alte dei club. Non è come con il Liverpool dove “l’antipatia e la rabbia non hanno contagiato i dirigenti o i giocatori, questa è profonda“. Al punto che Guardiola, dopo il primo confronto stagionale, si è spinto a dire: «Volete una guerra? Ora facciamo la guerra».
La rivalità tra City e Arsenal è cosa nuova in Premier e coinvolge anche i dirigenti
“C’è chi pensa che Guardiola si senta deluso da Mikel Arteta, soprattutto dopo come ha contribuito allo sviluppo della carriera del suo ex assistente, solo per sentire quest’ultimo rilasciare commenti criptici sul City, dicendo: «Ho tutte le informazioni, quindi lo so, credetemi»“, scrive il quotidiano inglese.
Leggi anche: Guardiola: «Arteta ha informazioni sul City? Faccia chiarezza, sia meno vago. Ci siamo scritti»
Cosa sappia Arteta di preciso non è dato saperlo. Il City l’ha comunque presa male. Molto male. “Lo stretto rapporto di Guardiola con Arteta, che si riferisce al suo ex capo come al suo “eroe”, è ora descritto bruscamente come “OK”, quando in passato era molto più forte”.
“La prima scaramuccia è avvenuta poco più di cinque anni fa. Dicembre del 2019, prima dei quarti di finale della Carabao Cup. In effetti il City era furioso. Meno di 48 ore prima, due dirigenti dell’Arsenal, l’allora direttore generale Vinai Venkatesham e Huss Fahmy, direttore delle operazioni calcistiche del club, erano stati colti in flagrante. Erano stati fotografati mentre uscivano da casa di Arteta all’1.20 di notte“.
Dopo pochi giorni usci la notizia ufficiale di Arteta come nuovo allenatore dell’Arsenal. Quasi una pugnalata alle spalle per Guardiola. Anche perché, “poche ore prima, il City aveva ampiamente battuto l’Arsenal per 3-0 all’Emirates e Arteta era accanto a Guardiola nella panchina degli ospiti”.
Non appena arrivò all’Arsenal, dichiarò “che avrebbe dato “ogni goccia di sangue” per migliorare il club“. Quell’episodio però ha alimentato nel City l’idea che, “sebbene l’Arsenal si ritragga come un club che fa le cose correttamente e rispetta le regole, abbia fatto ricorso a tattiche subdole“. Dall’altro parte del fronte, “per l’Arsenal c’è un sentore di ipocrisia nel fatto che il City si sia arrabbiato così tanto“.
Quando il direttore generale non diede la mano al presidente del City
La rivalità, probabilmente, affonda le sue radici anche in un passato più remoto. Quando la prima campagna acquisti del City qatariota si concentrò su molti giocatori allora all’Arsenal. Allora c’era ancora Wenger e anni dopo parlò di “doping finanziario” e affermò di essere stato costretto a vendere quei giocatori.
Negli anni si arriva al “filmato di ciò che è accaduto all’Etihad dopo il fischio finale di un drammatico pareggio lo scorso settembre, dopo il pareggio di John Stones al 98° minuto“.
“Le immagini mostrano chiaramente il vicepresidente esecutivo dell’Arsenal Tim Lewis che lascia frettolosamente il suo posto, sale le scale e esce dal box dei direttori senza stringere la mano al presidente del City Khaldoon Al Mubarak. Si vede un Khaldoon sorpreso che guarda indietro e indica nella direzione di Lewis, mentre spetta a David O’Leary, un ambasciatore dell’Arsenal, e all’allora direttore sportivo Edu, occuparsi del City“.
“Il City si è senza dubbio sentito offeso (il filmato non sembra buono per Lewis) e l’interpretazione alternativa, per equilibrio, non è la più forte: voleva andare velocemente nello spogliatoio per consolare Arteta e i giocatori dopo una partita così intensa e si era mescolato liberamente con personaggi del City prima del calcio d’inizio. Questa spiegazione sembra un po’ debole”.
La guerra tra City e Arsenal riguarda anche la politica calcistica e le regole finanziarie. Ma è in campo che “la situazione è diventata davvero piccante”.