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Fabbri si è perso due rigori. I cambi hanno fatto la differenza, fuori Neres dentro Mazzocchi

Due punti persi ma niente drammi. Conte ha portato il Napoli in un’altra dimensione, quella insperata

Fabbri si è perso due rigori. I cambi hanno fatto la differenza, fuori Neres dentro Mazzocchi
As Roma 02/02/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Michael Fabbri

Dal cilindro esce un pollo. Angelino gradisce. Più che una beffa è una resistenza al vertice. Conte come Leonida.

I tifosi romanisti cavalcano l’onda social di Roccaraso, e pure visto gli ultimi anni, dovrebbero tenere lezioni sul gelo artico che li separa dai piani alti.

Pronti via, e a Roma spariscono le metropolitane. Ranieri le dispone tutte nella sua metà campo. Fabbri scambia un rigore per una simulazione. Sembra una partita anni ’80.

McTominay stropiccia un gol fatto. Non sfondiamo. Loro, quando prendono palla, la giocano all’indietro.

Serve un’invenzione. Ci pensa Juan Avengers Jesus. Lancio per Leonardo, Mancini a vento, pallonetto ed improvviso silenzio del vomitevole razzismo romanista.
Zero ad uno

Meret ci mette la mano. Fabbri si perde un secondo rigore su McTom dopo un’azione spaziale.

Finisce il primo tempo.

Sintesi: Siamo nettamente padroni del campo che rischiamo di sederci come a Genova.

Ripresa. Ci sediamo a tratti, McTom se ne mangia un secondo, sembra tutto sotto controllo, manca solo il raddoppio.

Loro sono pericolosi con due punizioni ma crescono in intensità..
Noi ripartiamo pigri e ci addormentano sul più bello.

Ranieri diventa Zemaniano: lì mette tutti in campo. Noi ci ritiriamo a protezione di un area mai veramente aggredita.

92esimo, Simeone viene spinto palesemente da Mancini l’arbitro non solo non fischia ma si ferma a parlargli mentre partono loro sulla fascia. Tagliafuori di Mazzocchi, da cinque puro cestistico su GioGio, e Angelino pesca il jolly.

Uno ad uno

Due punti persi ma niente drammi. I cambi hanno fatto la differenza, fuori Neres dentro Mazzocchi
C’è chi vive per certi pareggi e chi aspetta domani per capire se il presidente davvero vuole vincerlo questo scudetto.
Conte ha portato il Napoli in un’altra dimensione, quella insperata, bisogna assecondarlo
Leonida fu eroico ma alla fine dovette arrendersi.
Chi ama non ha paura di perdersi ma ha solo voglia di ritrovarsi.

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