Al Corriere della Sera: “Ho molta più paura in slalom. Ho meno spazio d’azione, non mi sento a mio agio e tendo a sbagliare”
Federica Brignone è la donna più vincente dello sci italiano. Fa rima non letterale con Sofia Goggia: due campionesse diversissime, rivali ma sempre più vicine. Lo dice la stessa valdostana intervistata dal Corriere della Sera. Ora che vince anche in discesa, terra di conquista di Goggia finora: “Era uno dei miei obiettivi: li avevamo messi a punto con mio fratello Davide (l’allenatore di Federica ndr), prevedendo allenamenti specifici. Da anni ci concentriamo sulla scorrevolezza, sul distribuire i carichi per essere più veloci in discesa, per impostare le curve più lunghe. Ho molta più paura in slalom. Ho meno spazio d’azione, non mi sento a mio agio e tendo a sbagliare. Ora ho pochissima paura nella velocità, anche in condizioni difficili: mi sento lucida, in controllo, ho affinato la tecnica per avere una sciata sicura e spingo anche in situazioni complicate. Poi tutto può succedere, lo sci è pericoloso, lo sai da sempre. Per questo ho addestrato anche la mente”.
Goggia “mi ha insegnato a guardare cosa posso fare di meglio esclusivamente per me, a valutare meglio le scelte. E che con la decisione e l’atteggiamento si può ottenere davvero tanto. Mi ha spinto a mettere un po’ più di carattere quando le cose sono complicate“.
Dice che il suo “mito da sempre” è Federer. E sul no di Sinner a Mattarella ovviamente è meno affilata di Goggia: “Sempre andata, a fine stagione quando non c’erano gare. Bisogna capire anche la vita degli atleti: viaggiare è pesante e lo è anche incastrare tutto con gli allenamenti. So cosa vuol dire girare per il mondo, cambiare hotel ogni due giorni, abituarsi ai fusi orari. Ore di macchina per raggiungere i luoghi d’allenamento, poco fa ne ho fatte sette. Alla fine viaggiare meno incide sulla fatica e quindi sulla prestazione. A questo livello, conta tutto”.