A Radio KissKiss: «I giocatori sono un po’ come mignotte. Tanti fanno scelte dettate dalla pecunia. Garnacho ad esempio: In Inghilterra i calciatori non cedono i diritti d’immagine»
Donato Di Campli, agente di calciatori tra cui ex agente di Verratti, è intervenuto quest’oggi a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli. L’agente precisa una cosa relativa al presidente De Laurentiis.
«Kvara a Parigi? Il problema è comprare dal Psg lì diventa molto difficile, il contrario invece è molto più facile. Loro possono permettersi ogni sfizio. In questo calcio contano i soldi, i giocatori sono un po’ come mignotte. Nello spogliatoio parlano di tutto, anche di come vengono trattati. La garanzia del Napoli si chiama Antonio Conte e con De Laurentiis in tanti hanno discusso. Il presidente del Napoli mette dei tetti per l’ingaggio e la società fa di tutto per non farsi ricattare».
L’ex agente di Verratti: «Tanti giocatori fanno delle scelte dettate dalla pecunia»
«Tanti giocatori fanno delle scelte non dettate dal valore sportivo, ma dalla pecunia. Tutta questa serie di situazione determina le scelte dei calciatori. Garnacho ad esempio è la esemplificazione di questo ragionamento. In Inghilterra i calciatori non cedono i diritti d’immagine che vengono monetizzati in prima persona», continua Di Campli.
Poi l’aneddoto su Verratti al Napoli?
«Gli azzurri offrirono 10 milioni per far giocare Verratti con Insigne, Bigon mi disse però che a centrocampo c’erano già Hamsik e Gargano. La trattativa fu più una volontà del presidente, era il 2012. Il Psg offrì 16 milioni e l’ingaggio era di 8 volte più alto di quello offerto del Napoli. Scelta di Marco? Non in quell’occasione fui io che spinsi per Parigi, forse sono stato io un po’ “mignotta”, però fu presentato nello stesso giorno di Ibrahimovic».
Manna: «Garnacho per lasciare la Premier a gennaio voleva essere accontentato economicamente»
Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, parlando in conferenza stampa della finestra di mercato appena concluso, ha chiarito cosa non è andato nella trattativa per Garnacho.
Da Garnacho a Saint-Maximin, passando per Adeyemi e poi Okafor:
«Ci sono stati altri nomi che non sono usciti. Garnacho abbiamo trattato e incontrato anche prima della partenza di Kvara. Abbiamo fatto offerta importante allo United, eravamo vicini. Il calciatore per lasciare la Premier a gennaio, perché a luglio poi è diverso, voleva essere accontentato economicamente, cosa che in questo momento non possiamo fare, non vogliamo e non trovo neanche corretto quando c’è una media salariale nello spogliatoio e metti un giovane che guadagna uno stipendio più alto non è corretto verso gli altri che stanno facendo cose importanti. Noi abbiamo dato a loro le possibilità a inizio stagione creando una squadra competitiva per una competizione. [..]. Tutti i calciatori che sono arrivati, hanno voluto fortemente venire a Napoli. Se devo convincere un calciatore e il Napoli è in questo momento in una posizione alta in classifica con uno dei migliori allenatori… io non devo convincere nessuno. […]».