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Inzaghi sotto accusa, la Gazzetta: la mancanza di un piano B è uno dei limiti del suo calcio monotematico

La peggiore Inter dell’era di Simone. Molle, svuotata, lenta di gambe e di pensiero, e schiaffeggiata dalla Fiorentina

Inzaghi sotto accusa, la Gazzetta: la mancanza di un piano B è uno dei limiti del suo calcio monotematico

Inzaghi sotto accusa, la Gazzetta: la mancanza di un piano B è uno dei limiti del suo calcio monotematico

Ora tocca a Inzaghi essere sotto accusa. La sonora sconfitta subita 3-0 ieri sera a Firenze, ha provocato sui social numerose proteste da parte degli interisti. Anche la Gazzetta accusa il tecnico:

La peggiore Inter dell’era di Simone Inzaghi. Molle, svuotata, lenta di gambe e di pensiero, e schiaffeggiata dalla Fiorentina, nella prosecuzione della partita interrotta per il malore che il 1° dicembre aveva colpito Edoardo Bove.

L’altro vincitore di nottata è Antonio Conte, il suo Napoli rimane capolista in solitaria con tre punti di vantaggio, ma più del distacco possono le impressioni: l’Inter vista al Franchi non è da scudetto. La speranza, per gli interisti, è che si tratti di un episodio, di una sera sbagliata, come ne possono capitare, anche se questa è stata troppo sbagliata per non farsi delle domande preoccupanti.

La mancanza di un piano B, di qualcosa d’alternativo al solito 3-5-2, è uno dei limiti del calcio inzaghiano, monotematico all’eccesso, nel bene e nel male. Ieri ha vinto il valore opposto, il football multi-modulare di Palladino, allenatore che in questa sua prima stagione fiorentina ha navigato in diversi mari tattici.

Simone Inzaghi a Sky dopo la sconfitta a Firenze per 3-0.

«Abbiamo sbagliato completamente la partita, è mancato tutto, abbiamo meritato la sconfitta, la Fiorentina ha messo corsa e determinazione. C’erano state avvisaglie nel primo tempo, nella ripresa siamo andati ancora peggio. Il responsabile sono io, analizzeremo con calma. Non è il momento di fare drammi, questa squadra non finisce più anche se la sconfitta fa male. Adesso avremo tre giorni e mezzo per rincontrare la Fiorentina. Non voglio alibi, scuse, stanchezza, non abbiamo messo in campo quello che avremmo potuto mettere in campo».

«In questo momento non vale la pena di fare tabelle, nelle ultime 17 partite, avevamo fatto tutte vittorie e tre o quattro pareggi. La Fiorentina ha messo già aggressività di noi e ha vinto meritatamente».

«Tecnicamente siamo stato insufficienti, palla è girata lentamente, ci sono state loro ripartenze. Torniamo a casa sconfitti, feriti, teste basse. Conosco solo una cosa, il lavoro, mancano quindici partite, 45 punti sono tanti. Analizzeremo questa brutta partita e partiremo più forti di noi».

«Calhanoglu? Sappiamo l’importanza che ha per noi, sta ritrovando minutaggio. Stasera non andrei ad analizzare i singoli, prova negativa da parte di tutti. Io per primo devono assumermi le responsabilità».

L’Inter ha davvero la rosa più forte del campionato. Ha davvero due squadre?

«Sono contento di quello che ho a disposizione. Siamo riusciti a ritrovare giocatori, Taremi ha un problema dopo Lecce, Arnautovic sta crescendo, Correa è fermo. Adesso parlare di rose, di profondità non i sembra il caso. Quieta squadra in tre anni e mezzo mi ha dato tantissime soddisfazioni. I ragazzi sono arrabbiati, dobbiamo ripartire col lavoro. C’è tanto in palio ancora da giocarci».

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