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Adani: «Il pareggio del Napoli non è da buttar via, il lavoro di Conte necessita di tappe»

A Viva El Futbol: «Conte è stato lucido nel post-partita, aveva già visto in campo che tipo di gara sarebbe stata. Va oltre la banalità della comunicazione: come dice lui, ci vuole lavoro».

Adani: «Il pareggio del Napoli non è da buttar via, il lavoro di Conte necessita di tappe»
An Milano 10/09/2014 - photocall presentazione stagione televisiva 2014-2015 di Sky e Fox / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Daniele Adani

Al podcast Viva El Futbol Lele Adani ha commentato la prestazione del Napoli contro l’Udinese; il match è terminato 1-1.

Adani: «Il pareggio del Napoli non è da buttar via, il lavoro di Conte necessita di tappe»

«Conte ha trovato un ambiente che necessitava di un intervento di lavoro forte, cultura, dedizione… secondo me c’era un gap generale che lui doveva colmare con le sue idee e la sua passione. Si è giocato tanto anche nell’anno in cui è stato fermo; Conte si è preparato molto guardando il calcio estero, andando oltre alcuni luoghi comuni che ci sono in Italia. Tutto questo per dar forza alla scelta che ha fatto di allenare il Napoli. Ha ripetuto tante volte la parola “straordinario”, dando merito all’Udinese; quella partita è stata una tappa del lavoro. Ha subìto perché l’Udinese ha attaccato fino alla fine. Conte non era arrabbiato, perché era la conseguenza di quanto detto in conferenza il giorno prima: il Napoli deve crescere, necessita di lavoro e di tappe, e la tappa non può essere negativa se pareggi con l’Udinese. 

Il Napoli non è riuscito a dominare e indirizzare la partita sul gioco; l’ha fatto di fiammate, ha avuto delle occasioni, ma non l’ha fatto con costanza. Invece l’Udinese ha avuto occasioni e potenziali occasioni. Conte è stato lucido nel post-partita perché aveva già visto in campo che tipo di gara sarebbe stata. Questo pareggio non è da buttar via». 

Aggiunge:

«Kvara non è stato sostituito, mancavano Olivera e Spinazzola, ha giocato Mazzocchi che secondo me è un calciatore onesto, attento e Conte lo difenderà sempre. Conte va oltre la banalità della comunicazione: come dice lui ci vuole lavoro. La storia parla. Conte dice: “guardate com’era un club quando sono arrivato e guardate come l’ho lasciato”. Ha sempre fatto così, anche alla Juventus, all’Inter, al Chelsea».

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