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Cesari: «Gli arbitri non sono carismatici, non fanno squadra. Il Var, se esperto, vuole intervenire»

Il moviolista Mediaset a Gazzetta: «Rendiamo la regola semplice: tutti i tocchi di mano sono falli a prescindere e Var a chiamata»

Cesari: «Gli arbitri non sono carismatici, non fanno squadra. Il Var, se esperto, vuole intervenire»
Italian referee Maurizio Mariani checks the checks the Video Assistant Referee (VAR) prior to grant a penalty to Napoli during the Italian Serie A football match between AC Milan and Napoli on September 18, 2022 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)

Graziano Cesari, ex arbitro e ora analista della moviola su Mediaset, ha diretto oltre 150 partite ed è stato arbitro internazionale Fifa. Ora commenta l’operato dei suoi ex colleghi arbitri direttamente dagli sudi di Mediaset

Graziano Cesari: «Cerchiamo di rendere semplice la regola: tutti i tocchi di mano sono falli»

L’ultimo fine settimana ha mostrato tutte le fragilità del sistema arbitrale?
«Una serie di errori che hanno fatto arrabbiare tutti. E ci siamo resi conto che sul fallo di mano c’è una tale distonia che diventa difficile comprendere quello che succede».

Come si può uniformare la decisione sul fallo di mano?
«Cerchiamo di rendere semplice la regola: tutti i tocchi di mano sono falli a prescindere»

Altre soluzioni?
«Si deve accettare quello che viene deciso in campo».

Senza polemiche?
«Impossibile. La cultura calcistica italiana ha fede, passione, entusiasmo e voglia di vincere».

Introdurrebbe il Var a chiamata da parte delle panchine?
«Alleggerirebbe anche il compito degli arbitri. Allargando questo sistema tecnologico diventerebbe una misura di cui gli altri possono servirsi»

Cesari, che si definisce favorevole anche al tempo effettivo, conclude:
«Sì, gli arbitri non sono carismatici. Sono ancora un po’ riluttanti perché il direttore di gara sente la sacralità del uolo. Il Var, se è più esperto e titolato, vuole intervenire. Non fanno squadra».

Attenzione, il capo degli arbitri ammette: “c’è qualche problema con il Var, non possiamo negarlo”

“Non siamo soddisfatti”, dice Antonio Zappi. Il presidente dell’Associazione italiana arbitri è costretto ad ammettere che “qualche problema c’è stato” con la Var, “e non possiamo negarlo”. Dopo l’ennesimo weekend passato a discutere regole ottuse e interpretazione ancor più ottusa, il capo degli arbitri interviene dal Premio Nazionale Enzo Bearzot e però rimbalza in parte le accuse. La colpa è del benedetto “protocollo”. E mica lo fanno loro… la perfetta sintesi della burocrazia italiana.

“L’arbitro – dice Zappi – non può che applicare il protocollo dell’Ifab, è questo istituto che modifica gli strumenti protocollari e se deciderà di aggiornarli per garantire la regolarità del calcio noi lo faremo volentieri“.

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