Sta pagando l’enorme sforzo – fisico e mentale – sostenuto dall’inizio della stagione. Non è un caso se a Como Raspadori ha corso più di tutti
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Il Napoli paga gli sforzi per andare oltre i propri limiti: sovraccarico da stress (Repubblica)
L’infortunio di Anguissa al polpaccio ha acceso la spia rossa sull’emergenza infortuni. Il Napoli tra le squadre di vertice è – assieme alla Lazio – quella con meno infortuni ma ultimamente tanti calciatori si sono fermati. Sovraccarico da stress scrive Repubblica Napoli con Marco Azzi.
Ecco:
L’emergenza con cui sono costretti a fare i conti gli azzurri, è la diretta conseguenza dello sforzo enorme – fisico e mentale – sostenuto nella fase iniziale della stagione dalla squadra di Antonio Conte per andare oltre i suoi limiti: mettendo nel conto il rischio di ritrovarsi nel momento della verità col motore surriscaldato e fuori giri. Si spiega così l’improvviso affollamento nell’infermeria, dove in rapida successione sono stati costretti a ricorrere alle cure dello staff medico Olivera, Spinazzola, Neres, Politano e due volte Mazzocchi.
Simile la tipologia degli incidenti, quasi tutti concentrati nella delicata zona del polpaccio. Ed è un motivo di riflessione pure il fatto che nella maggioranza dei casi i giocatori si siano in allenamento, invece che nel momento agonistico di massimo sforzo della gara. La sostanza tuttavia non cambia: alla base della catena di ko c’è il sovraccarico da stress, a cui la squadra ha pagato dazio pure con la flessione atletica delle ultime 4 partite, con Roma, Udinese, Lazio e Como. I titolarissimi hanno ceduto alla fatica e ne hanno risentito parecchio i risultati: tre pari e la sconfitta di domenica in Lombardia. Il contachilometri non mente. Nei 90’ sul Lago a correre più di tutti è stato Giacomo Raspadori: non a caso uno dei meno spremuti del gruppo, visto che nei mesi precedenti era rimasto per la maggior parte del tempo in panchina.