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L’incredibile battaglia della Formula 1 alle parolacce: ora si rischiano anche punti di penalizzazione (New York Times)

Ormai è una saga che va avanti da settembre 2024, quando furono puniti Verstappen e Leclerc. La Fia ha aumentato le sanzioni

L’incredibile battaglia della Formula 1 alle parolacce: ora si rischiano anche punti di penalizzazione (New York Times)
LAS VEGAS, NEVADA - NOVEMBER 23: 2024 F1 World Drivers Champion Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing celebrates in parc ferme after the F1 Grand Prix of Las Vegas at Las Vegas Strip Circuit on November 23, 2024 in Las Vegas, Nevada. Rudy Carezzevoli/Getty Images/AFP Rudy Carezzevoli / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

La Formula 1 ha un problema con le parolacce. Che si è ormai trasformato in una vera e propria “saga”, come la definisce il New York Times. Ed è una cosa molto curiosa, al limite del ridicolo. A gennaio, la Fia ha introdotto nuove regole che prevedono multe, penalità di punti e sospensioni delle gare per “cattiva condotta”, in particolare con il “linguaggio scurrile”. Un vecchio padre di famiglia il presidente Ben Sulayem disse “non siamo mica rapper”. E’ una storia che va avanti da settembre dello scorso anno. I piloti ovviamente non ci stanno. Max Verstappen fu punito con lavori socialmente utili per detto una parolaccia durante una conferenza stampa.

Il Codice Sportivo Internazionale, ovvero il regolamento della FIA che disciplina le competizioni motoristiche internazionali a quattro ruote, è stato aggiornato all’inizio di quest’anno per riflettere le modifiche alle linee guida sulla cattiva condotta , che includono, tra le altre, le parolacce, scrive il Nyt.

“Sono state emesse diverse raccomandazioni di penalità in base al livello della serie di sport motoristici. La F1 rientra nel livello 4, la categoria più alta, e comporterà multe più elevate. I piloti di F1 potrebbero essere multati, sospesi o perdere punti in classifica per aver imprecato. La sanzione massima per una terza infrazione è di 120.000 euro, con una sospensione di un mese e la detrazione di punti come punizione aggiuntiva”.

La cattiva condotta è definita come “l’uso generale di un linguaggio (scritto o verbale), gesti e/o segni offensivi, insultanti, volgari, maleducati o ingiuriosi e che potrebbero ragionevolmente essere previsti o percepiti come volgari o maleducati, o tali da causare offesa, umiliazione o essere inappropriati, — aggressioni (gomitate, calci, pugni, percosse, ecc.); — incitamento a fare una qualsiasi delle azioni di cui sopra”.

La Fia dice che anche altri importanti organi di governo, come la Fifa e la Nfl multano per cattiva condotta, “per proteggere l’integrità dello sport”.

Il Nyt si chiede se questa cosa inciderà sulle comunicazioni radio tra i piloti e i loro team, ma “sembra che le comunicazioni radio non rientrino in queste nuove regole”.

I piloti, dicevamo, non ci stanno: quando Verstappen è finito nell’occhio del ciclone, anche Charles Leclerc è stato multato per aver imprecato durante una conferenza stampa del Gran Premio di Città del Messico.

Verstappen ha detto qualche giorno fa: “Capisco che non puoi sempre imprecare ovunque tu vada, Ma c’è l’elemento dell’adrenalina. Penso che non dovremmo prenderla così sul serio. Inoltre, non ho intenzione di dirti come dovresti comportarti nella vita”.

Per Carlos Sainz “è troppo per la comunicazione radio e l’adrenalina e la pressione che abbiamo dentro la macchina. Per me, questa è una parte fondamentale dello sport, potete vedere la vera emozione e la vera pressione e la vera eccitazione nella voce, anche a volte, sfortunatamente, nel vocabolario di un pilota da corsa”.

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